DAMEAS (Δαμέας, Demeas)
2°. - Scultore originario di Kleitor (Arcadia), attivo ad Argo alla fine del V sec., scolaro di Policleto (Plin., Nat. hist., xxxiv, 5o). Collaborò all'erezione del donario in bronzo che gli Spartani dedicarono in Delfi in occasione della vittoria di Egospotami (405). Pausania (x, 9, 8), dando la notizia, lo cita come autore delle statue di Artemide, Posidone e Lisandro. La statua di Lisandro è menzionata anche da Cicerone (De divin., i, 34). A Delfi, sulla terrazza del tempio di Apollo, si è trovata una base che reggeva la statua di Lisandro, priva di firma: è probabile che appartenga all'opera di D., che certo stilisticamente si attenne alla impostazione policletea.
Bibl.: H. Brunn,Geschichte d. griech. Künstl., I, Stoccarda 1889, pp. 275-277, 300; M. Collignon, Hist. de la Sculpt. gr., I, Parigi 1892, p. 487; II, Parigi 1897, pp. 164-6; Th. Homolle, in Comptes-Rendus de l'Acad. d. inscr., N. S., I, 1901, p. 681; C. Robert, in Pauly-Wissowa, IV, 1903, c. 2053, s. v.; W. Klein, Geschichte d. griech. Kunst, II, Lipsia 1905, p. 328; H. Pomtow, in Ath. Mitt., XXXI, 1906, p. 553; W. Amelung, in Thieme-Becker, VIII, 1913, p. 317, s. v.; Ch. Picard, Manuel, II, Parigi 1939, p. 263, nota i; p. 653, nota 3; S. Ferri, Plinio il Vecchio, Roma 1946, p. 73; G. Lippold, Die Plastik, in Handb. d. Arch., III, i, Monaco 1950, p. 216.