Hirst, Damien
Artista inglese, nato a Bristol il 7 giugno 1965. Cresciuto a Leeds, dove ha iniziato i suoi studi artistici, nel 1986 si è trasferito a Londra per frequentare il Goldsmiths College presso il quale si è diplomato nel 1989. Ancora studente, nel 1988, con la mostra collettiva Freeze (Londra, Surrey Docks) da lui organizzata, ha fatto conoscere lo YBA (Young British Art), il movimento dei giovani artisti inglesi che ha dato inizio a un nuovo percorso di ricerca in grado di esprimere aggressività e inquietudine, pur utilizzando un linguaggio di facile accesso a tutti. H., principale esponente del gruppo, ha saputo conquistarsi con grande abilità, oltre al consenso del pubblico, quello delle istituzioni e di collezionisti come Ch. Saatchi, determinante nel favorire l'ascesa a livello internazionale dell'artista e dell'intero movimento. Nel 1991, hanno riscosso buon successo le due personali presentate a Londra: Internal affairs (ICA, Istitute of Contemporary Art) e In & Out of love (Woodstock street). Già presente nella short list del Turner Prize nel 1992, H. si è aggiudicato il prestigioso premio nel 1995 con Mother and child divided (1993, una mucca e un vitello sezionati e conservati in contenitori di vetro con formalina). Ormai affermatosi come uno degli artisti viventi più quotati al mondo, ha raffinato nel corso degli anni le sue capacità manageriali. Ne è un esempio la vendita all'asta a prezzi da record (Sotheby's, 2004) del mobilio e degli accessori di Pharmacy, un ristorante aperto dall'artista nel 1997 nel quartiere londinese di Notting Hill e poi chiuso nel periodo di maggior successo, che nell'arredo e nei dettagli riproduceva una comune farmacia. Il ristorante riprendeva il tema di alcune precedenti installazioni più volte riproposto in seguito, ossia l'illusorietà del moderno culto del benessere e delle ambizioni del progresso scientifico.
Ironico, trasgressivo, controverso, determinato nei suoi percorsi progettuali, si è rivelato rigoroso nel selezionare e catalogare oggetti e animali (dalle mosche alle rane, dagli squali alle mucche sezionati in formalina; dalle cicche di sigarette ai medicinali), conservati, con grande cura dell'aspetto formale, in teche di vetro e scaffali metallici a formare microcosmi rarefatti e stranianti in cui non solo l'oggetto si trasforma in opera d'arte ma i corpi reali diventano oggetti, la vita forma. Sensibile alla corrente pop, minimalista e concettuale, si è ispirato a G. Richter, D. Judd, B. Nauman, J. Koons, R. Serra, J. Kounellis; ha guardato con attenzione al gesto dissacrante di M. Duchamp, sperimentando il ready made, e alle opere di F. Bacon, e si è servito di materiali organici e di sintesi per elaborare forme di forte impatto visivo in cui la morte violenta, il sangue, la malattia ricorrono ossessivamente, metafore della fragilità dell'esistenza e della deperibilità della carne. Ha realizzato anche opere di grandi dimensioni come Hymn (2000) e Sensation (2003), che riproducono modelli anatomici accademici in scala monumentale, e la colossale Virgin mother (2006).
Le sue opere sono esposte nei più prestigiosi musei del mondo ed egli ha partecipato a importanti manifestazioni internazionali. Tra le numerose mostre che lo hanno visto protagonista, si ricorda la ricca retrospettiva allestita presso il Museo archeologico nazionale di Napoli The agony and the ecstasy (2004-05).
Il suo percorso esistenziale e di ricerca è stato approfondito in On the way to work, scritto da H. nel 2002 in collaborazione con G. Burn (trad. it. Manuale per giovani artisti: l'arte raccontata da D. H., 2004); si tratta di una raccolta di tredici dialoghi tra l'artista e Burn, iniziata nel 1992 e registrata in luoghi diversi nel corso di dieci anni. H. ha inoltre realizzato diversi filmati, soprattutto a carattere commerciale.
bibliografia
Cataloghi di mostre
Damien Hirst. Theories, models, methods, approaches, assumptions, results and findings, ed. G. Burn, G. Poste, Gagosian Gallery, New York 2000.
Damien Hirst. Pictures from the Saatchi Gallery, ed. R. Shone, Saatchi Gallery, London 2001.
Damien Hirst, a cura di E. Cicelyn, M. Codognato, M. D'Argenzio, Museo archeologico nazionale, Napoli 2004.
Damien Hirst's pharmacy, Sotheby's, Londra 2004 (catalogo d'asta).