Damietta (Dammiata)
Città situata sulla destra del ramo orientale del delta del Nilo, a circa 6 Km dal mare. Il toponimo arabo è Dimyāt, mentre quello antico è Damiata.
Città araba, almeno fin dal VII sec., importante base militare dell'Egitto musulmano durante le crociate, fu a lungo contesa da cristiani e musulmani (Salimbene, ediz. Scalia, Bari 1966, 46, 465, 486; G. Villani VI 40); nel 1251 fu distrutta e, quindi, ricostruita a sud della posizione originaria.
È citata in If XIV 104 Dentro dal monte sta dritto un gran veglio, / che tien volte le spalle inver' Dammiata / e Roma guarda come süo speglio; Damietta, rispetto al veglio che sta in Creta (v. 93), indica l'oriente, in opposizione a Roma, l'occidente, anche se, in realtà, la linea immaginaria che passa per i tre luoghi è orientata in direzione SE-NO. Secondo il Revelli (Italia 46) D. poteva avere conoscenza della posizione relativa di Roma, Creta e Damietta soltanto attraverso carte portolaniche del tempo, costruite forse sulla base di rilevamenti eseguiti per mezzo dell'ago calamitato.
Il Del Lungo sostiene che la citazione ha funzione geograficamente figurativa, in quanto Damietta sta a indicare le antiche monarchie d'oriente in contrapposizione alla civiltà occidentale, rappresentata da Roma. Anche alcuni antichi commentatori (Benvenuto, Venturi, Lombardi) intendono come allegorica la citazione. Benvenuto erra, però, quando dice che Damietta " olim vocabatur Memphis ".
Bibl. - I. Del Lungo, Le lacrime umane del male nell'Inferno dantesco (If. XIV 76-119), in " Rassegna Nazionale " luglio 1904, 3-11.