DAMOPHILOS (Δαμόϕιλος, Damophĭlus)
Pittore e plasticatore ricordato da Plinio (Nat. hist., xxxv, 154) insieme con Gorgasos (v.), col quale compì in Roma la decorazione in pittura e in terracotta del tempio di Cerere, fondato da Spurio Cassio nel 261 di Roma (493 a. C.). Si è voluto identificare con un pittore Demophilos di Imera, scolaro di Zeusi, ma si tratta di pura ipotesi. E per contro verosimile che D. e Gorgasos siano venuti a Roma dalla Sicilia o dalla Magna Grecia, ove la decorazione architettonica in terrecotte dipinte e figurate ebbe un notevolissimo e peculiare sviluppo. Testimonianza di autentici scultori greci (sia venuti dalla Grecia che dall'Italia meridionale), operanti in Roma al principio della Repubblica, è un torso di terracotta dipinto rappresentante un guerriero ferito, rinvenuto sull'Esquilino, tra il materiale di riempimento di epoca augustea. Il torso è grande poco meno della metà del vero; è conservato ora al Palazzo dei Conservatori, insieme al materiale dell'Antiquarium Comunale (v. anche Demophilus, 1°).
Bibl.: B. Pace, Arte e artisti della Sicilia antica, in Mem. Lincei, Roma 1917, p. 483 s.; W. Amelung, in Thieme-Becker, VIII, 1913, p. 331; B. Pace, Arte e civiltà della Sicilia antica, II, 1938, pp. 47, 276 ss.; S. Ferri, Plinio il Vecchio, Storia delle arti antiche, Roma 1946, v. indici; G. Q. Giglioli, in Bull. Com., LXXII, 1946-8, p. 143 ss., tav. i.
(B. Pace - L. Guerrini)