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JACOBSON, Dan

di Rosario Portale - Enciclopedia Italiana - V Appendice (1993)
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JACOBSON, Dan

Rosario Portale

Romanziere e saggista sudafricano di lingua inglese, nato a Johannesburg il 7 marzo 1929. Dopo aver studiato all'università di Witwatersrand e lavorato nel campo delle public relations e nell'industria privata, è stato all'università di Stanford come fellow in creative writing, alla Syracuse University (New York) e in altre università americane come visiting professor di Letteratura inglese. Nel 1959 ha ricevuto il Rhys memorial prize, nel 1964 il Maugham award. La produzione di J. si può dividere in due fasi. La prima, di cui fanno parte i romanzi The trap (1955), A dance in the sun (1956), The price of diamonds (1957) e The evidence of love (1960), è caratterizzata da un marcato naturalismo ed è incentrata su problemi essenzialmente politici, tipicamente sudafricani, quali, per es., razzismo e tensione nei rapporti fra datori di lavoro bianchi e manovalanza nera. Nella seconda fase, che inizia con The beginners (1966), un romanzo sulla storia di tre generazioni di ebrei e il loro inserimento in una società a modello europeo nel continente africano, J. abbandona la problematica sudafricana per uno spettro tematico più ampio e variegato: l'alienazione, la lotta per il potere, la solitudine, il comportamento individuale e sociale. La presentazione e l'analisi attenta e obiettiva di situazioni, personaggi, ambienti, pur se condotte in maniera divertente e sofisticata, talora sono impregnate e condizionate da allegorismi e riferimenti politici che ne appesantiscono la struttura tematica. Fra i romanzi della seconda fase ricorderemo in particolare: The rape of Tamor (1970) e The wonder-worker (1973). J. è anche autore di vari volumi di racconti d'ambiente sudafricano (The zulu and the Zeide, 1959; Beggar my neighbour, 1964; Through the wilderness, 1968) e di saggi (Time of arrival, 1968).

Bibl.: R. Winegarten, The novels of Dan Jacobson, in Midstream (New York), maggio 1966; Dan Jacobson: a bibliography, a cura di M. Yudelman, Johannesburg 1967; M. Decter, Novelist of South Africa, in The liberated woman and other essays, New York 1971; P. K. Bell, The gift of metamorphosis, in New Leader (New York), aprile 1974.

Vedi anche
naturalismo arte e letteratura Genericamente, la tendenza a riprodurre quanto più fedelmente possibile, nell’opera d’arte, la natura o il reale: lo scrittore tenta di vietare a sé stesso, più o meno radicalmente, ogni intervento personale o passionale; analogamente, l’artista mira a rappresentare la realtà oggettiva ... inglese Lingua ufficiale del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord, di alcuni Stati del Commonwealth (Australia, Canada, Nuova Zelanda), delle dipendenze e degli USA; è inoltre la lingua più usata nella Repubblica d’Irlanda, è una delle due lingue ufficiali della Repubblica Sudafricana; è anche alla ... saggio chimica Denominazione generica di metodi d’analisi, di tipo prevalentemente qualitativo. letteratura Scritto di carattere specifico o monografico, di limitata estensione, in cui l’autore analizza criticamente un determinato argomento storico, biografico o critico o dà una breve descrizione di un luogo ... sociologia Scienza che ha per oggetto i fenomeni sociali indagati nelle loro cause, manifestazioni ed effetti, nei loro rapporti reciproci e in riferimento ad altri avvenimenti. 1. Nascita e primi sviluppi La nascita della sociologia come scienza autonoma è una vicenda concettuale che corrisponde ad alcune componenti ...
Vocabolario
danaìte
danaite danaìte s. f. [dal nome del chimico amer. J. Freeman Dana (1793-1827)]. – Minerale, varietà di arsenopirite, contenente dal 4 al 10% di cobalto che sostituisce il ferro.
daniano
daniano agg. e s. m. [der. di Dania, nome mediev. della Danimarca]. – In geologia, il piano basale del sottoperiodo paleocenico dell’era cenozoica, considerato in passato come il piano superiore del periodo cretacico (dell’era mesozoica)....
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