DANAO e le DANAIDI (Δαναός e Δαναίδες, Danaus e Danaides)
Personaggi mitici la cui leggenda era stata trattata in un grande poema epico, Danais, del quale sappiamo assai poco; inoltre si trova in alcuni drammi e in altre opere dell'antica letteratura. D. aveva 50 figliuole, appunto le Danaidi. Suo fratello Egitto aveva 50 figli maschi, cui le D. dovevano essere date in ispose. D. convinse le figlie ad uccidere i mariti; ad eccezione di una o due fra loro, tutte le altre ubbidirono. Nella leggenda l'eccidio viene localizzato in Egitto oppure ad Argo. Secondo Pindaro (Pyth., ix) le figliuole vennero date in ispose ai vincitori di una competizione. In conseguenza di questo delitto, le D. sono obbligate, nell'Ade, a versare incessantemente dell'acqua in una botte forata. La più antica menzione letteraria di questa punizione si trova in età ellenistica, nel pseudo-platonico Assioco, 573 e. Non si può precisare quando questa leggenda sia sorta. La più nota fra le D. è Amymone, che divenne la sposa di Posidone. Prima del IV sec. a. C. non vi sono raffigurazioni di D. nell'Ade. Tutte le figure anteriori, già attribuite a questa leggenda, rappresentano anime trasportanti acqua, ma non le Danaidi, (anfora a figure nere, di Monaco, e lèkythos a Palermo). Non erano D. neppure le figure che trasportavano acqua nel dipinto della Νέκυια, di Polignoto. Soltanto in opere dal IV sec. in poi, è possibile, se non ancora sicura, l'allusione a questa leggenda.
Il soggetto è certamente rappresentato nel rilievo di un puteale romano, al Vaticano (Helbig-Amelung, 231, n. 359; Visconti, Museo Pio Clementino, iv, tav. 36). Sempre a Roma, nell'atrio a colonne del tempio di Apollo, al Palatino; si trovava un gruppo delle Danaidi (Propert., iii, 29, 4; Ovid., ii, 2, 4; Ars am., i, 73 s.; Fast., iii, 1, 62). Helbig (Führer [1912], n. 928, 929) ravvisò copie di tali D. nelle statue di fanciulle trovate a Villa Palombara sull'Esquilino e conservate nel Palazzo dei Conservatori.
Bibl.: Waser, in Pauly-Wissowa, IV, 1901, cc. 2087-91, 2094-98, s. v. Danaides e Danaos. Per le figure dellaleggenda di Amymone: F. Brommer, in Ath. Mitt., LXIII-LXIV, 1938-9, pp. 171-176, tav. 67-70. Per le figure del IV secolo a. C.: J. D. Beazley, Etruscan Vase-Painting, p. 146.