Sociologo e politologo statunitense (New York 1919 - Cambridge, Massachusetts, 2011), ha insegnato alla Harvard University, all'università di Chicago e alla Columbia University. Autore prolifico, si è cimentato con tematiche legate al cambiamento sociale: nelle ideologie (con l'importante volume sul declino delle ideologie totalizzanti, e in partic. del marxismo: The end of ideology. On the exhaustion of political ideas in the '50s, 1960), nella destra americana, nelle università, nei rapporti di lavoro, nella ricerca scientifica. Ha analizzato inoltre i mutamenti avvenuti nella struttura di classe, con l'emergere di una classe "dei servizi", e ha sottolineato il ruolo crescente della cultura e della tecnologia, anche rispetto al rapporto tra politici e tecnocrati nelle società postindustriali (The coming of post-industrial society. A venture in social forecasting, 1973). Di particolare rilievo il suo The cultural contradictions of capitalism (1976; 2ª ed. 1996), dove mette in evidenza come la razionalità dei processi decisionali tipica del capitalismo entri in conflitto con una cultura, resa possibile dal capitalismo stesso, che pone l'accento sulla soddisfazione personale e su modelli di comportamento non razionali. Tra le altre opere: Marxian socialism in the United States (1967; 2ª ed. 1996); The winding passage. Essays and sociological journeys 1960-1980 (1980).