BERZSENYI, Daniel
Nato il 7 maggio 1776 a Egyházashetye (Ungheria), nel comitato di Vas, morto il 14 febbraio 1836 a Nikla, nel comitato di Somogy. Ebbe un'accurata educazione classica dal padre, Lodovico B., che viveva ritirato in campagna e dedicava il suo tempo alle cure della famiglia, all'amministraziome dei suoi beni, e alla lettura dei classici latini. Questi, e specialmente i poeti dell'epoca di Augusto, divennero gli autori prediletti del B., che dopo aver adoperato da principio nelle sue poesie i versi rimati della poesia europea orientale, passò poi risolutamente ai metri della poesia classica latina dai quali poi mai volle scostarsi e nei quali compose odi politiche, patriottiche (fu chiamato per queste il Tirteo delle guerre contro Napoleone), filosofiche e amorose, che per forma e contenuto sono vere gemme della moderna letteratura ungherese, della quale è considerato a buon diritto il poeta classico per eccellenza. Una prima raccolta delle poesie del B., curata dallo scrittore e critico Francesco Kazinczy, venne pubblicata a Pest nel 1813 (B.D. versei, kiadá Helmeczy Mihály, 2ª ed. 1816). Le opere complete furono pubblicate a Buda dal poeta Gabriele Döbrentei: B.D. összes müvei (1842) e dal Toldy: B.D. versei (1860) e B.D. munkái (1864).