Biochimico italiano di origine svizzera (Neuchâtel 1907 - Roma 1992). Direttore di laboratorio all'Ist. Pasteur di Parigi (1939-47) e all'Ist. superiore di sanità di Roma (1947-64), prof. di farmacologia all'univ. di Sassari (1964-71) e di psicobiologia all'univ. di Roma (1971-82), direttore del laboratorio di psicobiologia e farmacologia del CNR (1969-75); socio nazionale dei Lincei (1958), accademico dei XL (1949). È noto per importanti ricerche nel campo della farmacologia e della chimica terapeutica, e, in particolare, sulle relazioni tra attività biologica e struttura chimica. Ha studiato l'attività antibatterica della para-amminofenilsolfammide, l'azione dei simpatolitici e curari sintetici, ecc.; premio Nobel per la medicina (1957) per le sue ricerche sui curarosimili. Tra le sue pubblicazioni: Curare and curare-like agents (1959, con F. Bovet-Nitti e G. B. Marini Bettolo), Recent advances on learning and retention (1968, con F. Bovet-Nitti e A. Oliverio), Controlling drugs (con R. H. Blum e J. Moore, 1974).