Bovet, Daniel
Biochimico svizzero naturalizzato italiano (Neuchâtel 1907 - Roma 1992). Autore di fondamentali scoperte nell’ambito della farmacologia; ha delucidato il meccanismo di funzionamento di molti farmaci, in partic. la relazione tra struttura e funzione. Laureatosi presso l’università di Ginevra nel 1927 e conseguito nel 1929 il dottorato in scienze naturali con una tesi in zoologia e anatomia comparata, si trasferì a Parigi e iniziò a lavorare presso l’Istituto Pasteur dove gli venne affidato il compito di organizzare il laboratorio di farmacologia. Nel 1947, su invito dell’allora direttore dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS), Domenico Marotta (1886-1974), si trasferì a Roma, fondando il laboratorio di chimica terapeutica dell’ISS, dove rimase fino al 1964. Premio Nobel per la fisiologia o la medicina nel 1957, fu professore a Sassari (1964-71) e a Roma (1971-82) e direttore del laboratorio di psicobiologia e farmacologia del CNR (1969-75).
B. ha prodotto centinaia di pubblicazioni scientifiche relative a ricerche nel campo della farmacologia e della chimica terapeutica, sulle relazioni tra attività biologica e struttura chimica e sulle basi biologiche del comportamento. Fondamentali i suoi studi nel campo dei chemioterapici, di cui ha spiegato i meccanismi di azione, permettendo così di migliorarne la qualità e l’efficacia, come nel caso dei sulfamidici. Ha chiarito la farmacodinamica del sistema neurovegetativo e l’azione dei simpatolitici; ha scoperto gli antistaminici e quindi contribuito a dimostrare in maniera definitiva che le istamine sono alla base delle manifestazioni allergiche. I suoi lavori sui curarizzanti di sintesi (che gli valsero il Nobel) hanno portato all’introduzione in anestesia di nuovi agenti curarizzanti, come la gallamina e la succinilcolina; quelli relativi alle sostanze in grado di agire sul sistema nervoso centrale hanno invece portato all’introduzione dei primi farmaci anti-Parkinson. Ha inoltre effettuato ricerche nel campo della genetica comportamentale, della psicobiologia, della psicofarmacologia, della farmacogenetica e sulle basi biologiche della memoria, dimostrando il ruolo giocato dai fattori genetici nei processi di apprendimento e memorizzazione.
D. Bovet
1907 Nasce a Neuchâtel
1927 Si laurea in scienze biologiche all’università di Ginevra
1929 Preso il dottorato in scienze naturali, si trasferisce a Parigi presso l’Istituto Pasteur
1939 Sposa Filomena Nitti, che sarà sua stretta collaboratrice
1944 Scopre il primo farmaco antagonista dell’istamina
1947 Viene chiamato a Roma presso l’Istituto Superiore di Sanità; qui prosegue gli studi sull’istamina e sui farmaci simili al curaro
1948 Prende la cittadinanza italiana
1957 Riceve il premio Nobel per la medicina o la fisiologia
1964 Diventa professore di farmacologia a Sassari
1969-75 Torna a Roma e dirige il laboratorio di psicobiologia e psicofarmacologia del CNR
1971-82 È professore di psicobiologia all’università di Roma
1992 Muore a Roma