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LOHENSTEIN, Daniel Casper von

di Giuseppe Zamboni - Enciclopedia Italiana (1934)
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LOHENSTEIN, Daniel Casper von

Giuseppe Zamboni

Drammaturgo e romanziere tedesco, nato a Nimptsch (Slesia) il 25 gennaio 1635, morto a Breslavia il 28 aprile 1683. Uomo di sapere enciclopedico, di tenace attività, salì all'alta carica di Syndikus della città di Breslavia, che abilmente rappresentò in una missione diplomatica a Vienna (1675). Accanto all'amico Chr. Hofmannswaldau, il L. è il principale esponente della seconda scuola slesiana e dopo A. Gryphius, da cui prese le mosse, riallacciandosi così al teatro olandese (J. Vondel) e a Seneca, è il più notevole drammaturgo del Barocco tedesco. Coltivò solo occasionalmente la lirica. A fini educativi nazionali mirò col voluminoso romanzo Arminius (incompiuto, pubblicato postumo, 1689-90): evocazione dell'antichità germanica idealizzata e proiettata a specchio di cultura e idealità cortesi della società contemporanea; farraginoso repertorio di notizie erudite, di considerazioni morali, diluite in un'azione stagnante. Ma la massima ammirazione dei contemporanei l'ottenne con i suoi drammi. Esordì quindicenne col dramma Ibrahim Bassa (fonte: il romanzo di M. lle de Scudéry nella vers; one di Ph. v. Zesen), tenendosi ancora assai vicino al Gryphius. Nei drammi posteriori (Cleopatra, 1661, le due tragedie neroniane Epicharis, Agrippina; Ibrahim Sultan e Sophonisbe) egli è più personale e, insieme, più barocco.

Mancarono al L. la grave religiosità, il dispregio della vita terrena, formanti il sostrato della tragedia gryphiana: egli ripone sì di contro alla mutevole fortuna la salvezza nel trionfo sulle passioni, in un attivo fatalismo, magnanima eroica fermezza, ma in lui la rigida etica stoico-cristiana è temperata da una visione realistica della vita, e il pessimismo cupo del Gryphius da una curiosità più viva per l'intrigo, il giuoco delle passioni. Traduttore di B. Gracián, egli osserva il mondo con maggiore intuito psicologico e con intellettualistica e voluttuosa compiacenza nella pittura di scene di crudeltà o di torbido erotismo. Il suo teatro sorge da innata inclinazione, ma mancano al L. qualità di poeta: i suoi drammi dilagano senza severo disegno in un cumulo di scene prolisse; abbondano di effetti teatrali, di pesanti dialoghi, di citazioni erudite; e nello stile patetico oscillano tra un crudo realismo e il preziosismo più ricercato e fiorito. E perciò negli attacchi dell'età di Gottsched contro lo stile barocco, il L. fu uno dei principali bersagli.

Ediz.: Due florilegi di J. C. Männling dalle opere del L. contengono le sue sentenze, ecc.: Arminius enucleatus (1708), Lohensteinus sententiosus (1710); 2ª ed. dell'Arminius, 1731; Ibrahim Bassa, in L. Tieck, Dt. Theater, II; Cleopatra, in Kürschners Nat. Litt. (1885), a cura di F. Bobertag; Sophonisbe, Lipsia 1930, a cura di W. Flemming, con buona introduz.

Bibl.: H. v. Müller, Bibliographie der Schriften L.s, nella Festschrift für K. W. Hiersemann, Lipsia 1924; A. Kerckhoffs, D. K. v. L. Trauerspiele, Paderborn 1877; C. Müller, Beiträge zum Leben und Dichten D. C. v. L., Breslavia 1882; W. Martin, Der Still in den Dramen L.s, Lipsia 1927; L. Laporte, L.s Arminius, Berlino 1927.

Vedi anche
Opitz, Martin Opitz ‹óopiz›, Martin. - Poeta tedesco (Bunzlau, Slesia, 1597 - Danzica 1639). Fu quella di Opitz, Martinuna personalità che la particolare situazione storica pose in grande evidenza, quale poliedrico iniziatore di una letteratura colta, per merito della sua chiara precettistica e della sua versificazione, ... Guarini, Battista Poeta (Ferrara 1538 - Venezia 1612). Autore di rime, trattati e di una commedia (La idropica, 1584), deve la sua fama al Pastor fido (1589), tragicommedia pastorale con cui inaugurò un nuovo genere, privo di precedenti nella classicità e di giustificazioni nella Poetica di Aristotele. La vasta polemica ... Chiabrèra, Gabriello Chiabrèra, Gabriello. - Poeta (Savona 1552 - ivi 1638). Visse in Liguria, a Roma e a Firenze aiutato da varî mecenati (Carlo Emanuele I, Ferdinando I, i Gonzaga, i Medici) ed ebbe come maestri Paolo Manuzio e Sperone Speroni. Scrisse d'aver voluto scoprire nuovi mondi o perire, ma le sue novità furono ... Vega Carpio, Félix Lope de Vega Carpio ‹... kà-›, Félix Lope de. - Drammaturgo spagnolo (Madrid 1562 - ivi 1635). Ebbe esistenza avventurosa, particolarmente ricca di fatti d'arme, di amori e di contese letterarie, tanto che fu considerato già nel suo tempo come il prototipo di un'epoca e di un gusto, quello barocco, facilitando ...
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  • Lohenstein, Daniel Casper von
    Enciclopedia on line
    Drammaturgo e romanziere tedesco (Nimptsch, Slesia, 1635 - Breslavia 1683). Studiò a Lipsia e a Tubinga, e ottenne (1653) il titolo di dottore in legge. Per alcuni anni fu in Svizzera, Renania e Paesi Bassi, per stabilirsi poi a Breslavia. Massimo esponente, con Ch. Hofmannswaldau, della cosiddetta ...
Vocabolario
von
von ‹fòn› prep. ted. – Preposizione corrispondente all’ital. «di». In Germania e in Austria è frequente in nomi di antiche famiglie nobili indicate per mezzo del loro feudo, e anche come predicato nobiliare (premesso a cognomi di qualunque...
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