MALAN, Daniel-François
Uomo politico sudafricano, nato a Riebeeck West (provincia del Capo) il 22 maggio 1874, morto a Città del Capo il 7 febbraio 1959. Docente in teologia all'università di Utrecht (1904) e ministro della Chiesa riformata olandese nell'Unione Sudafricana, durante la prima guerra mondiale si dedicò all'attività politica, come direttore del Die Bürger, organo del partito nazionalista per il quale nel 1917 fu eletto deputato al parlamento. Fra il 1924 e il 1933 fu successivamente ministro dell'Interno, della Sanità e dell'Istruzione. Capo dell'opposizione nazionalista fino al 1948, da tale anno e fino al 1954, in seguito alla vittoria elettorale del suo partito, fu primo ministro e ministro per gli Affari Esteri. Uomo di rigida impostazione ideologica, i suoi principali obiettivi politici erano i seguenti: creazione di una unione nazionale sudafricana; mantenimento dello status sovrano dell'Unione come membro del Commonwealth, compreso il suo diritto di diventare repubblica; mantenimento della "civiltà occidentale" sulla base dello sviluppo parallelo delle razze bianca e non bianca. Attuò decisamente la politica di apartheid (separazione delle razze), proclamando che essa doveva rimanere valida nel Sudafrica per diverse generazioni.