Scrittore belga (Bruges 1917 - Bruxelles 1981). Dirigente bancario, attratto inizialmente dalla pittura, scoprì in campo di concentramento la vocazione letteraria. Romanziere d'impegno sociale, indagò negli intimi risvolti del mondo borghese e degli affari (Jetons de présence, 1954; Coupons 44, 1956). Dopo Termitière (1960), in cui denuncia il fallimento della colonizzazione, Les brouillards de Bruges (1962) e La rouille (1971), in Festival de Salzbourg (1974) e Nés pour mourir (1976) rappresenta l'aristocrazia belga e austriaca di fronte al sorgere del nazismo. Seguirono Le transat (1976), La tâche de sang (1977), Le spectateur brandebourgeois (1979) e Laurence de la nuit (1981). Scrittore classico e sobrio, vigorosamente realista, G. è stato anche autore di saggi e biografie (L. Tolstoj e D. H. Lawrence).