CHODOWIECKI, Daniel Nikolaus
Pittore acquafortista e disegnatore, nato a Danzica il 16 ottobre 1726, morto a Berlino il 7 novembre 1801. Prima impiegato di commercio a Danzica e a Berlino, fu poi messo a studiare la pittura a smalto. Nel 1754 cominciò a far le prime prove nella pittura a olio, che imparò da Bernhard Rode scolaro di Pesne. Dipinse scene di società nello stile del Watteau, ma senza lo spirito del maestro francese. Meglio gli riuscirono le scene di famiglia che rivelano un acuto senso d'osservazione. Il suo quadro più celebre di questo genere è la Famiglia Calas, del 1767 (Kaiser-Friedrich Museum a Berlino). In questi lavori manifestò il suo ingegno eminentemente realistico, che ben presto gli fece trovare nelle acqueforti un campo di attività più adatto. Influssi olandesi e inglesi lo aiutarono a svolgere completamente questa sua attitudine, e a farsi un abile descrittore dei costumi della vita di Berlino e della Germania settentrionale, come lo era per l'Inghilterra il Hogarth, da cui il Ch. si distingue per una maggiore serenità e gentilezza. Divulgò così alcuni aspetti tipici dello spirito berlinese profondamente realistici. Il Goethe si oppose nettamente a questo spirito, ma esso col suo realismo contribuì a salvare la pittura tedesca nel sec. XIX; e poiché il Ch. ne fu il primo rappresentante, la sua opera non soltanto ha valore nella storia della cultura, ma ha anche un'importanza notevole per l'arte. Le acqueforti del Ch. ascendono a 2075 in 970 lastre; i suoi disegni sono innumerevoli. Illustrò il Viaggio sentimentale di Yorick dello Sterne, Shakespeare, La nuova Eloisa del Rousseau, Luisa del Voss, ecc. Ma l'opera sua più celebre è la raccolta degli schizzi del viaggio fatto da lui a Danzica nel 1773, appartenente all'Accademia di Berlino, di cui il Ch. fu direttore dal 1797.
Bibl.: Jacoby, Chodowieckis Werke, Berlino 1808; W. Engelmann, Chodowieckis sämtliche Kupferstiche, Lipsia 1857 (Supplementi in Naumanns Archiv, V, 1860, e di Hirsch, Lipsia 1906); L. Kämmerer, Chodowiecki (Künstlermonographien, XXI), Bielefeld e Lipsia 1897; W. Oettingen, Ch. Handzeichnungen, Berlino 1907; E. Bock, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, VI, Lipsia 1912; M. Stübel, Ch. in Dresden und Leipzig, Dresda 1916; C. Steinbrucker, D. Ch.s Briefwechsel, I, Berlino 1919; id., Briefe D. Ch.s an Anton Graff, Berlino-Lipsia 1921; id., Briefe D. Ch.s an die Gräfin Christiane von Solms-Laubach, Strasburgo 1928.