Regista italiano (n. Palermo 1962). In coppia con Franco Maresco, nella seconda metà degli anni Ottanta del Novecento ha iniziato a collaborare come autore in alcuni programmi televisivi divenuti in breve tempo molto popolari (Blob, Fuori orario). L’esordio cinematografico è avvenuto nel 1995 con Lo zio di Brooklyn, a cui hanno fatto seguito: Totò che visse due volte (1998), film che suscitò parecchie polemiche per lo stile brutalmente realistico; Il ritorno di Cagliostro (2003); Come inguaiammo il cinema italiano - La vera storia di Franco e Ciccio (2005); È stato il figlio (2012), con cui si è aggiudicato il premio per la fotografia alla 69a edizione della Mostra del cinema di Venezia; La buca (2014). C. e Maresco sono autori di un cinema radicale, crudo e iconoclasta, e le loro produzioni si strutturano nel quadro di una narrazione drastica e allo stesso modo ricca di pietà e ironia. Del 2002 è il debutto in teatro con Palermo può attendere, alla Biennale di Venezia.