• Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X

DANIELE da Vicenza

di Ambrogio Maria Piazzoni - Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 32 (1986)
  • Condividi

DANIELE da Vicenza

Ambrogio Maria Piazzoni

Assai poco si conosce di questo frate domenicano vissuto nel sec. XV. Le fonti lo ricordano sempre in modo laconico, e non forniscono informazioni sufficienti ad individuare in modo preciso quali furono gli avvenimenti principali della sua vita e quale fu la sua carriera. Di certo si sa soltanto che nacque a Vicenza intorno alla metà del sec. XV; che si dedicò instancabilmente all'evangelizzazione, raggiungendo una certa fama ("divini verbi declamator fructuosus" è detto); che compose prediche, poi raccolte in un volume dal titolo Sermones quadragesimales o Vitiorum lima insieme con altre di Giovanni Aquilano, un suo confratello di quarant'anni più anziano di lui e forse suo maestro, morto a Ferrara nel 1479, al quale fu legato da filiale amicizia. Si ignora dove D. abbia ricevuto la sua istruzione e la sua formazione spirituale, che dovettero essere senza dubbio notevoli, dato che le fonti lo definiscono unanimemente colto e di grande pietà.

Alcuni autori affermano che D., insieme con Giovanni Aquilano, pubblicò anche Sermones de tempore et de sanctis, ma non forniscono indicazioni atte a provare l'attendibilità della notizia: non dicono, cioè, dove, quando, presso quale tipografo l'opera sarebbe stata stampata. Con la medesima imprecisione ed incertezza di dati si sostiene pure che D. avrebbe inoltre pubblicato Conciones in praecipuas Deiparae Virginis festivitates, messe in collegamento tematico con il sermone In annunciationem beatae Mariae Virginis, l'ultimo pubblicato fra i Quadragesimales.

Si ignora anche dove e quando D. morì.

I Sermones quadragesimales conobbero una certa fama. Pubblicati per la prima volta con il titolo di Sermones quadragesimales venerabilis viri fratris Ioannis Aquilani Ordinis predicatorum de Observantia, merito Vitiorum lima nuncupati, a Brescia da Angelo Britannico nel 1497 ("Explicit Quadragesimale quod dicitur Lima vitiorum. Divino huic operi Angelus Britannicus civis Brixianus Optimo favente Deo ejusque Genitrice Maria finem imposuit... anno Domini MCCCCLXXXXVII., die xviij. Aprilis"), furono stampati nuovamente a Venezia, con il medesimo titolo, da Pietro Quarenghi ("Venetiis, per Petrum Bergomensem de Quarengijs. Anno Domini M.CCCC.XCIX., die xxi. Octob."), e quindi a Laon nel 1501, a Parigi nel 1508, con il titolo di Lima vitiorium sive Sermones quadragesimales, a Venezia nel 1576.

Il nome di D. non compare mai nel frontespizio dell'opera; ritorna sempre, invece, nell'incipit, dal quale sembra risultare che nella raccolta sono state incluse anche prediche del frate vicentino: "Incipiunt Sermones aurei quadragesimales, compilati per venerabiles patres, fratrem Iohannem Aquilanum et fratrem Danielem Vicentinum, divini verbi declamatores fructuosos, sacri Ordinis Predicatorum de observantia". Nelle prime due edizioni del testo delle prediche era premessa una lettera di Benedetto da Brescia indirizzata a D., nella quale si elogiava il frate vicentino per la pubblicazione. Dati gli scopi ascetici e parenetici che i testi riportati nella raccolta si propongono, la lettura di questi ultimi non serve ovviamente ad illuminare meglio la figura di D., soprattutto perché è difficile dire quali o quanta parte di essi sia dovuta a ciascuno dei due autori (alcuni studiosi ritengono che l'opera di D. si sia limitata alla raccolta ed alla pubblicazione delle prediche, che sarebbero pertanto da attribuirsi al solo Giovanni Aquilano).

Bibl.: I. Marracci, Bibliotheca Mariana, I,Romae 1648, p. 315; A. Altamura, Bibliothecae Dominicanae ... incrementum et prosecutio, Romae 1677, p. 218; J. Quétif-J. Echard, Scriptores Ordinis praedicatorum, I,Lutetiae Parisiorum 1719, p. 856; L. Hain, Repert. bibliogr., I, nn. 1326 s., pp. 156 s.; H. Hurter, Nomenclator literarius, II, pp.1093 s.

Vedi anche
evangelizzazióne evangelizzazióne Predicazione e diffusione del Vangelo, soprattutto con riferimento ai primi secoli della Chiesa o alla prima introduzione (o talvolta, in tempi più recenti, reintroduzione) del cristianesimo in un paese o presso una popolazione. Congregazione per l'evangelizzazione dei popoli : nuova ... órdine domenicano domenicano, órdine Ordine religioso mendicante dei Frati predicatori (Ordo praedicatorum), fondato da s. Domenico di Guzmán (1215), dal cui nome deriva la denominazione di domenicano. Il primo nucleo fu un gruppo di chierici inviati in Linguadoca per la predicazione contro gli albigesi. L'domenicano, ... divinità divinità Essenza, natura divina. Nel cristianesimo è riconosciuta alle persone della Trinità: Padre, Figlio e Spirito Santo. In senso più ampio, essere divino, dio, con riferimento alle figure delle mitologie antiche e delle religioni politeiste. tipografia Il sistema di stampa diretta, che si esegue mediante una forma a rilievo, composta con caratteri mobili (tipi). È il sistema di stampa più antico, che lascia l’impronta sul supporto (carta ecc.) inchiostrando preventivamente gli elementi in rilievo, e poi applicandoli a pressione sul supporto stesso. ...
Categorie
  • BIOGRAFIE in Religioni
Vocabolario
da’
da' da’ prep. – Forma tronca, di uso tosc. o letter., della prep. articolata dai (= da i).
far da sé
far da se far da sé (o fardasé) locuz. usata come s. m., non com. – Bricolage, faidaté.
  • Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X
  • Ricerca
    • Enciclopedia
    • Vocabolario
    • Sinonimi
    • Biografico
    • Indice Alfabetico

Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati

Partita Iva 00892411000

  • facebook
  • twitter
  • youtube
  • instagram
  • Contatti
  • Redazione
  • Termini e Condizioni generali
  • Condizioni di utilizzo dei Servizi
  • Informazioni sui Cookie
  • Trattamento dei dati personali