FELICI, Daniele
Nato a Rimini nel 1769, morto ivi nel 1836. Di agiata famiglia, parteggiò fin dal primo momento per la rivoluzione. Membro dell'Amministrazione centrale dell'Emilia e, sotto la Cisalpina, commissario del potere esecutivo nel dipartimento del Rubicone, dal 16 luglio al 10 dicembre 1798 occupò la carica di ministro delle Finanze, per ritirarsi poi in patria, dove fu lasciato tranquillo durante la reazione austro-russa. Nel 1800, al ritorno dei Francesi, occupò cariche dipartimentali e andò notabile alla consulta di Lione, dove fu distinto da Bonaparte e fattti membro del Collegio dei proprietarî e del Consiglio legislativo. Chiamato come assistente del Marescalchi, il 26 luglio 1803 fu eletto ministro dell'Interno della Repubblica italiana, carica che occupò fino al 16 gennaio 1806, sotto il Regno italico. Onesto, ma debole di salute e privo d'autorità e di energia, non seppe ordinare il suo ministero, né godere la fiducia dei prefetti e dei subalterni. Destituito dal viceré Eugenio, lasciò l'amministrazione in una situazione di vera anarchia, per entrare nel Consiglio di stato e nel Senato (19 febbraio 1809). Tornato a Rimini nel 1814, coprì in seguito cariche municipali.
Bibl.: A. Pingaud, Bonaparte Président de la République Italienne, Parigi 1914; id., Les hommes d'État de la Rép. Ital., ivi 1914; T. Casini, Ritratti e studi moderni, Roma 1914.