Psichiatra italiano (Castelfranco Veneto 1911 - Montagna di Valtellina, Sondrio, 1998). Dopo aver lavorato all'ospedale psichiatrico di Vicenza, passò alla direzione dell'ospedale psichiatrico di Sondrio (1945-63) e, in seguito, degli istituti psichiatrici della provincia di Brescia (1963-75). All'importante studio sulle nevrosi secondo la psicologia individuale di A. Adler (1940) fece seguire una lunga serie di contributi, sia neurologici sia, soprattutto, psichiatrici: sul problema psicopatologico della distanza, sulla dualità io-tu e il sentimento di colpa, sull'illusione del sosia, sulla morte e il morire in psichiatria, ecc. In seguito, ha rivolto il suo interesse alla Daseinsanalyse, cioè a quella corrente della psicopatologia che utilizza le concezioni dell'uomo e del mondo provenienti dalla fenomenologia (v. Binswanger, Ludwig), da lui denominata analisi della presenza. Tra le opere: Alterità e alienità (1966); sei studi dal titolo comune Ludwig Binswanger e il problema della schizofrenia (1981-87); Analisi della presenza (1991).