Scrittore serbo (Subotica 1935 - Parigi 1989). Dopo iniziali tentativi poetici, si dedicò interamente alla prosa, affermandosi come uno degli autori più significativi della letteratura serba contemporanea. Nella sua produzione, non vasta ma di alto livello qualitativo, spicca la trilogia di romanzi incentrati sul personaggio di Eduard Sam, che riflette la figura reale del padre dello scrittore, un ebreo scomparso ad Auschwitz: Bašta, pepeo (1965; trad. it. Giardino, cenere, 1986), Rani jadi (1969; trad. it. Dolori precoci, 1993), Peščanik (1972; trad. it. Clessidra, 1990). Ad essa si affiancano due racconti di grande suggestione: Grobnica za Borisa Davidoviča ("Una tomba per Boris Davidovič", 1976; trad. it. I leoni meccanici, 1980) ed Enciklopedija mrtvih (1983; trad. it. L'enciclopedia dei morti, 1988). Meritano altresì attenzione i volumi di saggi Po-etika ("Po-etica", 1972), Po-etika, knjiga druga ("Po-etica, libro secondo", 1974), Čas anatomije ("Lezione di anatomia", 1978), Homo poeticus (1983; trad. it. 2009). Notevoli le sue traduzioni da poeti ungheresi, russi, francesi.