D'AMBROSI, Dante
Nacque a Zagarolo (Roma) il 23 febbr. 1902 da Dario e da Celeste Simonini. Diplornatosi nel 1929 in composizione con Alessandro Bustini presso il conservatorio di S. Cecilia di Roma, continuò i suoi studi perfezionandosi prima in pianoforte con Alfredo Casella (1932-1934) e poi in direzione d'orchestra con Bernardino Molinari.
Direttore di licei musicali pareggiati, il D. ebbe come prima sede Grosseto e dal 1930 al 1941 ricoprì la carica di direttore titolare del liceo musicale di Teramo. Da quell'anno fu titolare di alta composizione nel conservatori musicali di Stato di Milano, Pesaro (1942), Napoli (1956) e Roma. Al conservatorio "G. Rossini" di Pesaro fu chiamato come vicedirettore da Riccardo Zandonai, al quale successe nella carica di direttore dal 1946 al 1950.
Nel 1950 fondò a Roma il Centro dell'oratorio musicale, con sede nell'antico oratorio del SS. Crocifisso, con lo scopo di divulgare i capolavori dell'antico oratorio musicale e di stimolare gli artisti contemporanei a scrivere musiche dello stesso genere; egli stesso è autore di diversi canti religiosi. Questa esperienza gli aprì le porte dell'insegnamento anche al Pontificio Istituto di musica sacra a Roma dove ebbe prima la cattedra di armonia complementare I e II (1954), di contrappunto e fuga (1954-1955) e dal novembre 1960 di armonia.
Il D. ricoprì l'incarico di consulente tecnico musicale per le relazioni culturali con l'estero al ministero degli Affari Esteri e sino alla morte ebbe la cattedra di alta composizione presso il conservatorio di S. Cecilia di Roma. Per diversi anni insegnò anche composizione musicale agli studenti del collegio S. Alessio dei servi di Maria a Roma. Fu vincitore di numerosi concorsi nazionali e internazionali per la composizione di musiche contemporanee in occasione delle Olimpiadi di Berlino, del venticinquesimo anniversario della fondazione dei concerti dell'Accademia di S. Cecilia di Roma e delle rassegne nazionali del Sindacato nazionale musicisti.
Il D. svolse, inoltre, un'intensa attività di direttore d'orchestra e di complessi polifonici compiendo numerose tournées in Italia e all'estero (Germania, Inghilterra, Francia e Irlanda). Gli furono conferiti diversi riconoscimenti ai festival internazionali di polifonia vocale classica a Cork (Irlanda). Morì a Pavia l'8 giugno 1965.
All'intensa attività di didatta il D. accompagnò un continuo lavoro di compositore.
Per il teatro compose le opere Il carillon di Haarlem (libr. A. Lega, 1933, non rappr.); La deposizione (mistero di E. Cetrangolo, Trieste 1952) e il balletto Clizia (azione coreografica di E. Mucci, 1956). Per orchestra: Le stelle di Emidio D'Ambrosi, poemetto lirico per soprano e orchestra (1926); Due impressioni della notte di Natale, Le ciaramelle e Fiaba infantile (1927); Tema con variazioni (1928); Ouverture festiva per orchestra (1933); Concerto per violino e orchestra (1937); Trittico sinfonico (1942); Cinque danze italiane (1950); Il Transito del Signore, trittico per soprano solo, coro misto e orchestra (1952); Inno all'Italia. Della musica da camera, per strumento solista e per corali, ricordiamo: A Villa Pamphili per canto (soprano o mezzosoprano) e pianoforte, testo di E. Panzacchi (1928); Adagio per pianoforte (1928); Introduzione e allegro per pianoforte e archi (1933); Introduzione e allegro per pianoforte (1933); Quintetto per fiati (1933); Quartetto d'archi (1935); Ciaccona per violoncello e diciassette strumenti (1937); Ciaccona per violoncello e pianoforte (1937); Passacaglia per violino e diciassette strumenti (1937); Passacaglia per violino e pianoforte (1937); Due pezzi per violoncello e pianoforte, Arioso e Allegro (1937); due cori per tre voci pari, Campane e La bimba riposa (1941); Trois morceaux faciles pour trois violoncelles, Adagio, Choral en sol majeur, Choral en la mineur (1948); Ricercari per pianoforte (1951); Introduzione e allegro per quintetto di fiati, flauto, oboe, clarinetto in si bem., fagotto, corno in fa (1963); Madrigale a cinque voci dispari; Sarabanda; Fogli d'album, cinque liriche per soprano e pianoforte, e altri pezzi pianistici.
Come saggista ha pubblicato Il silenzio di Rossini (senza ind. di I. e d.) e la Monografia stor. sul liceo musicale "G. Braga" di Teramo (Teramo 1965); è stato inoltre autore di una lunga serie di articoli di critica e di argomento musicale pubblicati per vari anni da riviste specializzate quali S. Cecilia (organo dell'Accademia di S. Cecilia di Roma), Buenos Aires Musical di Buenos Aires, il Bollettino dei Sindacato nazionale musicisti e Musica d'oggi.
Fonti e Bibl.: Roma, Pontificio Istituto di musica sacra, Archivio documenti, 1954-1960, adnomen; A. Capri, Storia della musica, Milano 1969-1970, VI, Il Novecento, I, p. 281; Diz. Ricordi della musica e dei musicisti, p. 363; La Musica, Diz., I, P. 477; Enc. della musica Rizzoli Ricordi, II, p. 234.