Rossetti, Dante Gabriele
Poeta e pittore (Londra 1828 - Birchington 1880), figlio di Gabriele (v.), il quale gl'impose i nomi di Gabriel Carlo Dante, che furono da lui sostituiti dal 1852 in poi con quelli di Dante Gabriele.
Fondò nel 1848 la ‛ Fratellanza preraffaellita ' (Preraphaelite Brotherhood) con il fratello Guglielmo Michele, con Holman Hunt, John Millais, Thomas Woolner, George F. Stephens, James Collinson, proponendosi di combattere l'accademismo artistico con un ritorno alla semplicità espressiva dei pittori predecessori di Raffaello. Conobbe nel 1850 Elisabeth Eleonora Siddal, che molto predilesse come ispiratrice, modella, amica, moglie. Nel 1862 la Siddal si spense, e Dante Gabriele ne fu sconvolto al punto che inumò nella sua bara il manoscritto delle poesie che aveva composto per lei e che recuperò solo anni dopo, pubblicandole. Visse, quindi, tra polemiche artistiche, fervore creativo, malanni, allucinazioni, angosce, depressioni, amarezze e gloria.
Dal padre e dagli esuli italiani che frequentavano a Londra la casa paterna trasse l'amore per la civiltà italiana e per il suo maggiore poeta. Così fin dall'adolescenza cominciò a studiare con passione D. e i maggiori poeti due-trecenteschi, traducendoli in inglese. Egli ritrovava nell'antica lirica italiana quella religiosa semplicità che poi auspicherà per il preraffaellismo. E a D. egli è debitore dell'ispirazione e dello spirito che anima la sua più profonda e originale opera poetica in sonetti, House of life. Nel 1849 fece il primo bozzetto del quadro D. sorpreso a disegnare un angelo, e l'anno successivo l'altro quadro Saluto di Beatrice. Nello stesso anno terminò la traduzione inglese della Vita Nuova che apparve nel 1861, col titolo Early Italian Poets e, che via via andò illustrando, non completamente, con acquarelli o olii, quali la Beata Beatrix (1863, ora nella National Tate Gallery), il Dantis Amor del 1865, che ripeté nel 1869, 1872 e 1877; il Sogno di D. del 1872, ora nella Walker Fine Art Gallery di Liverpool; quindi Donna della finestra, Beatrice nega il saluto a D., Beatrice, Gli angeli portano al cielo l'anima di Beatrice, la Salutatio Beatricis; quest'ultima opera è rimasta incompiuta per la morte del pittore. Tutti questi quadri mirano a illustrare episodi della Vita Nuova, mentre gli altri due, Paolo e Francesca e il Saluto di Beatrice nell'Eden, raffigurano episodi della Commedia.
Sotto la grande ombra di D. si svolse quindi il suo itinerario di poesia e di arte, ed egli ebbe coscienza (si veda il sonetto, Dantis tenebrae, dedicato alla memoria del padre) della spirituale tutela e dell'indiscutibile influsso che D., di cui orgogliosamente rinnovava il nome, esercitava su di lui.
Bibl. - J. Knight, Life of D. G. R., Londra 1887; A. Graf, Preraffaelliti, simbolisti ed esteti, in Foscolo, Manzoni e Leopardi, Torino 1898; H.C. Marillier, D.G.R.: an illustrated Memorial of his Art and Life, ibid. 1899; Pre-Raphaelite Diaries and Letters, a c. di W.M. Rossetti, ibid. 1900; H. Cary, The Rossettis, New York 1900; W. Holman Hunt, Pre-Raphaelitism and the Pre-Raphaelite Brotherhood, ibid. 1905; D.G. Waldschmidt, D.G.R., Lipsia 1905; A.C. Benson, D.G.R., Londra 1905; E. Rossetti-Angeli, D.G.R., Bergamo 1906; A. Galletti, D.G.R. e il romanticismo preraffaellita, in Saggi e studi, Bologna 1915; H. Dupré, Un italien d'Angleterre, le poète-peintre D.G.R., Parigi 1921; M.L. Giartosio De Courten, I R., storia di una famiglia, Milano 1928; E. Waugh, R.: His Life and Works, Londra 1928; R.D. Waller, The Rossetti Family (1824-54), Manchester 1932; B.J. Morse, D.G.R. and D.A., in " Englische Studien " LXVII (1933); O. Doughty, D.G.R.: A Victorian Romantic, Londra 1949; H. Rossetti-Angeli, D.G.R., His Friends and Enemies, ibid. 1949; R. Lo Schiavo, La poesia di D.G.R., Roma 1957; G. Pedrik, Life with R., Londra 1964; R.G. Grills, Portrait of Rossetti, ibid. 1964; M. Praz, I Preraffaelliti, in Il patto col serpente, Milano 1972, 121-190.