Alighieri, Dante III
Figlio di Pietro III, cui Mario Filelfo dedicò la sua Vita di D., e di Caterina di Facino da Monselice; nacque nel 1462 o 1463. A Verona, alla scuola dell'umanista don Giannantonio Panteo, studiò latino certamente fino al 1484. Mortogli il padre nel 1476, si occupò del patrimonio familiare assieme alla madre e al fratello minore Iacopo (v.); gli estimi del comune, che davano per gli Alighieri nel 1482 lire 6, soldi 11, e nel 1515 lire 11, soldi 1, mostrano l'oculatezza della sua amministrazione. Sposò prima del 1491 Lucia Lafranchini ed ebbe le figlie Paola e Ginevra e i figli Pietro (v.), Lodovico (nato nel 1498 circa) e Francesco (v.); visse a Verona in parrocchia di S. Fermo (l'attuale n. 11 di via Leoncino) e a Gargagnago. Dal 1486 al 1511 ebbe vari pubblici incarichi in Verona e dintorni. Nel 1511, mentre Verona, occupata fin dal giugno 1509 dagl'imperiali, era devastata dalla pestilenza, riparò a Mantova, dove il 22 settembre testò alla presenza di Iacopo, disponendo, fra l'altro, che lo seppellissero in S. Anastasia a Verona, e nominando eredi universali i tre figli. Morì a Mantova fra il 1513 e il 1514. Il 31 dicembre 1494 una deliberazione della signoria di Firenze, seguita da varie convalide, aveva liberato questo D. e ogni discendente del poeta dal bando trecentesco.
Di Dante III, forse il più notevole degli Alighieri minori, si conoscono varie composizioni latine in gran parte in versi (la prima è del 1478), in onore quasi tutte di personalità cittadine; all'amico Marin Sanudo scrisse varie poesie fresche e spontanee. Le composizioni in volgare sono scarsissime; il Maffei vide a Padova un suo canzoniere, ora introvabile, in lode di Laura Brenzona, maritata Schioppo, letterata allieva del Panteo. Le composizioni latine sono molto curate nella forma; l'esposizione, che rivela una profonda conoscenza del mondo classico, spesso risente dello sforzo di imitarne i modelli non riuscendo quindi a mostrarsi vivace e originale.
Bibl. - V. Mistruzzi, Dante III Alighieri, in D. e Verona, Verona 1921, 68; G. Favre, Melanges d'histoire littéraire, Ginevra 1856, I.