Dantino (Dantinus quondam Alligerii)
Personaggio fiorentino dimorante nel Veneto nella prima metà del sec. XIV, identificato da alcuni studiosi col poeta. Infatti in una copia del 1335, esistente nell'archivio Papafava a Padova, di un atto del 27 agosto 1306, è nominato fra i testimoni " Dantino quondam Alligerii de Florentia et nunc stat Paduae... ". Questo documento fu ritenuto, intorno al 1865, dal letterato napoletano V. Imbriani, dallo storico padovano A. Gloria e da altri, la prova che stabiliva la data del soggiorno di D. a Padova; a base della loro asserzione, questi studiosi adducevano che i diminutivi al posto del nome erano usati allora nel Veneto, che il nome paterno coincideva, che l'anno corrispondeva a quello dato per il soggiorno padovano di D. da Benvenuto da Imola nel sup commento alla Commedia (ediz. Lacaita, Firenze 1887). L'archivista veronese G. Da Re nel 1890 asseriva invece che il Dantino padovano non poteva essere il poeta per i seguenti motivi: il diminutivo sarebbe stato un ‛ unicum ' nel caso di D. (lo studioso A. Belloni dimostra che anche a Padova i diminutivi erano nomi battesimali), un " Dantino quondam Alligerii " abitante a Verona è nominato in quattro documenti notarili (ora all'Arch. di Stato di Verona) negli anni 1339, 1345, 1348, 1350; un Dantino, conclude il Da Re, viveva a Verona dopo la morte di D. ed era chiamato esattamente come quello che a Padova nel 1306 poteva essere lo stesso, appena maggiorenne. Sul Dantino di Verona, mostrandone così i legami con i fiorentini colà residenti, il Barbi scoprì a Firenze, fra le carte del monastero di S. Maria degli Angeli, un documento notarile del 1338 che lo nomina come testimonio a Verona, e due analoghi, uno del 1336 l'altro del 1342, ne scoprì a Verona lo studioso O. Pomello.
Bibl. - G. Sancassani, I documenti, in D. e Verona, Verona 1965, 19 e 103; G. Petrocchi, La vicenda biografica di D. nel Veneto, in D. e la cultura veneta, Firenze 1966, 13; A. Belloni, Nuove osservazioni sulla dimora di D. a Padova, in " Nuovo Arch. Veneto " n.s., XXIV (1921) 40; V. Imbriani, D. a Padova, in Studi danteschi, Firenze 1891.