Scrittore haitiano naturalizzato canadese (n. Port-au-Prince 1953). Figlio di un intellettuale dissidente fuggito in Québec per evitare la repressione del regime di Papa Doc, per la sua attività di giornalista impegnato contro il regime ha abbandonato Port-au-Prince nel 1976 e si è trasferito a Montréal. Voce tra le più interessanti della letteratura haitiana, dopo il felice romanzo di esordio Comment faire l'amour avec un nègre sans se fatiguer (1985; trad. it. 2003) ha intrapreso la stesura del complesso ciclo della “autobiografia americana”, in cui ricostruisce la sua travagliata erranza tra Haiti e Stati Uniti. Tra le sue numerose opere, insignite di importanti premi internazionali e accolte da ampi consensi di pubblico e critica, vanno citate: Éroshima (1987), L’odeur du cafè (1991), Le gout des jeunes filles (1992), La chair du maitre (1997; trad. it. Verso il Sud, 2006), Pays sans chapeau (1999; trad. it. 2015), Le cri des oiseaux fous (2000), L'énigme du retour (2009; trad. it. 2014), Tout bouge autour de moi (2011; trad. it. 2015), drammatica testimonianza del terremoto che nel 2010 ha sconvolto Haiti, il romanzo dai toni autobiografici Journal d'un écrivain en pyjama (2013; trad. it. 2017) e lo zibaldone filosofico L'art presque perdu de ne rien faire (2014; trad. it. 2016). Nel 2013 L. è stato eletto membro dell’Académie Française, primo haitiano e primo canadese a ricevere tale onorificenza.