Dardanelli
Braccio di mare che separa la penisola di Gallipoli dall’Asia Minore. Lo Stretto dei D., che permette di chiudere agevolmente il passaggio tra il Mar Egeo e il Mar di Marmara, fin dall’antichità fu un obiettivo strategico di fondamentale importanza per assicurarsi il libero transito tra Mediterraneo e Mar Nero. Tale rilevanza fu alla base della «questione degli stretti», contesa politico-diplomatica che ha diviso a lungo le potenze interessate al passaggio Egeo-Mar Nero, dal Trattato di Küciük Qainarge (1774) ai giorni nostri. Nel 1798 Paolo I ottenne dall’impero ottomano il libero passaggio anche per le navi da guerra, ma a questo punto la Gran Bretagna forzò i D. (1807), facendo sancire il principio della chiusura degli stretti a tutte le navi da guerra in tempo di pace (1809). Con la Pace di Adrianopoli (1829) la Russia ottenne la libertà di passaggio per le navi mercantili, ma il trattato di Londra (1841) e la cosiddetta Convenzione degli stretti ribadirono il divieto di passaggio alle navi da guerra attraverso i D. e il Bosforo. Durante la guerra italoturca, scoppiata nel 1911, i D. furono forzati a due riprese nel 1912 (apr. e luglio) da formazioni di siluranti italiane. Nel corso del primo conflitto mondiale, le flotte alleate franco-inglesi, per eliminare la Turchia dalla lotta e indurre gli Stati balcanici a schierarsi a fianco dell’Intesa, tentarono di forzare i D. (1915). Malgrado i bombardamenti sui forti, la flotta alleata fu costretta al ritiro; la successiva azione con mezzi anfibi nella penisola di Gallipoli fallì ugualmente. Il Trattato di Sèvres (1920) stabilì poi la libertà di navigazione attraverso gli stretti, in tempo di pace e di guerra, a tutte le navi mercantili e militari senza distinzione di bandiera, creando una Commissione internazionale di controllo su di essi. Annullato il trattato di Sèvres dalla vittoria delle forze nazionali di M. Kemal sulla Grecia, si giunse al Trattato di Losanna (1923), cui fu annessa la nuova Convenzione sugli stretti, che dava la possibilità di interdire l'accesso agli stretti, in caso di guerra, alle navi degli Stati nemici della Turchia. La nuova convenzione, firmata a Montreux nel 1936, aboliva la Commissione internazionale degli stretti e l'obbligo della loro smilitarizzazione, concedendo la completa libertà di passaggio alle navi mercantili di tutti i paesi, eccetto quelle dei paesi nemici della Turchia in caso di guerra; in tale caso, e se la Turchia fosse stata tra i paesi belligeranti, a essa sarebbe spettata ogni decisione in proposito. Il problema del controllo dei D. si ripropose all’indomani della Seconda guerra mondiale, allorché gli USA appoggiarono le prerogative della Turchia in funzione anti-sovietica.