DARDANO (Δάρδανος, Dardănus)
Figlio di Zeus, capostipite di Priamo, secondo l'Iliade, che tuttavia, se chiama dieci volte Priamo, e due Ilo "Dardanide", non dà della famiglia un albero genealogico preciso se non in un unico passo (XX, 215 segg.), il quale, poiché suppone il dominio degli Eneadi (v. enea) al posto dei Priamidi nella Troade (v. 306 segg.), deve essere recente. Di D. quell'albero genealogico, che si rivela fittizio anche in ciò che non nomina le madri, non sa dir altro se non che egli fondò Dardania, prima che esistesse Troia. In altre parole, D. non è per Omero che figura genealogica (non già mitica) ed è naturale che sia così, se egli è l'eponimo dei Dardani (v.). La madre di D., l'Atlantide Elettra, appare per la prima volta in un'Atlantide epica, di cui è venuto alla luce recentemente un frammento in un papiro (Ox., XI, 1359); l'Atlantide è seguita da Ellanico (cfr. 19, 23, Jacoby).
D. è in Omero ancora autoctono. Già per Ellanico, D. si trasferisce a Troia da Samotracia, dopo la morte del fratello Iasione, e sposa colà la figliola del re Teucro Batieia (Βατίεια). Localizzazioni più recenti in Arcadia (Dion. Halicarn., Antiq., I, 61; Varrone presso Servio, Ad Aen., III, 167, che cita anche Graeci, II, 125); Creta (Servio, ibid.). Virgilio lo fa venire a Samotracia e a Troia d'Italia, dal Lazio o da Cortona.
Bibl.: Il materiale raccolto, meglio che altrove, in Jacoby, Fragm. der Griech. Historiker, I, Berlino 1923, p. 440 segg. L'articolo del Thraemer, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., IV, col. 2164 (cfr. IV, 2158, e Bethe, V, 2310 segg.) è ricco di materiale ma fantastico. Meglio Robert, Griechische Heldensage, Berlino 1920, p. 388 segg. Le ipotesi del Bethe, Homer, III, Lipsia 1927, p. 111 segg. sull'originarietà di Dardano in Arcadia (le testimonianze sono recenti) vanno discusse insieme con quelle sull'origine di Enea (v.).