DĀRFŪR ("Paese dei Fūr"; A. T., 109-110-111)
R È il nome dato alla parte occidentale del Sudan Anglo-Egiziano, del quale costituisce una provincia, che confina a O. con l'Africa Equatoriale Francese e ha a un dipresso per parallelo centrale il 13° latitudine N. e per meridiano centrale il 26° long. E. I confini non sono naturali né, in molti punti, precisamente definiti: indefinito è il limite settentrionale, che corre attraverso il Deserto Libico, mentre i confini orientali e meridionali, con le provincie del Kordofān, di Dongola e del Baḥr el-Ghazāl hanno valore di limite amministrativo. Secondo il dato ufficiale, l'area è di 397.047 kmq.
Il Dārfūr settentrionale e nord-orientale consiste quasi interamente di pianure ondulate, sabbiose e aride. Nel Dārfūr centrale si trova il massiccio vulcanico del Marra (2745 m.); a S. e SO. di questo il terreno è più fertile e più ricco di acqua, in grazia dei torrenti temporanei diretti a E. e SE. verso il Baḥr el ‛Arab (Nilo Bianco) e di altri che formano la testata di corsi d'acqua tributanti allo Sciari (lago Ciad) a O. Non esistono ancora osservazioni meteorologiche regolari; ma probabilmente, qui come a Khartūm, il mese più caldo è il giugno con una media massima di 46°; in gennaio la temperatura media è di 15°. Nelle regioni elevate questi valori dovrebbero essere alquanto più bassi. Le precipitazioni sono specialmente al nord. La lingua araba è la più diffusa in tutto il paese, ma le tribù negre montanare usano il loro antico idioma. La popolazione totale è stimata a 1 milione o 1 milione e mezzo di ab. La capitale, el-Fāsher, ne avrebbe 20.000 circa; non esistono altri grandi centri. L'industria non ha importanza alcuna; al nord si allevano i cammelli, che servono per il trasporto dei prodotti agricoli della regione centrale. I Baggara, tribù semi-nomade che si occupa dell'allevamento dei bovini, frequentano soprattutto i territorî occidentali, ricchi di pascoli. Nella zona collinosa sono segnalati giacimenti di antimonio e piombo e gli Arabi indigeni possiedono fornaci di fusione per il ferro. Il commercio con l'estero è nullo.
Storia.- Al principio del '500, a sud della terza cateratta del Nilo, il paese era diviso fra due potenti reami indigeni, rivali fra di loro: i Fungi, vera schiatta negra, nell'est e i Fūr o Fori o Furi (Fōrāwa) ad O. Questi, discendenti dal popolo Dagu, aborigeni negroidi, erano stati assoggettati nel. sec. XIV dai Tungur, un popolo di origine araba che probabilmente veniva dal NO. Al tempo del primo sultanato sotto il semi leggendario sovrano e legislatore Dāli, i Furi seguivano la religione degli Arabi, ma nel loro aspetto fisico rivelavano le caratteristiche della razza negra. Per 400 anni il codice attribuito a Dāli restò in vigore finché il sultanato terminò nel 1916. Si poté notare l'effetto di questo lungo e sistematico regime, perché, quando, alla fine del sec. XIX, tutto il Sūdān si trovava in uno stato di piena anarchia e confusione, il Dārfūr rimase isolato e indipendente. Prima di quell'epoca, ebbe a soffrire alquanto per quelle incursioni arabe che, allo scopo di reclutare schiavi, fino dal 1860 avevano devastato il Sūdān meridionale; nel 1874 infatti alcuni mercanti di schiavi arabi annessero il Dārfūr in nome del khedivé Ismā‛īl. Quando nel 1879, questi fu spodestato, i suoi vasti possedimenti si trovarono in uno stato d'indescrivibile miseria, e il Sūdān meridionale in piena rivolta. Nel 1881, il Mahdī, Moḥammed Aḥmed, proclamò la guerra santa e vi adunò molti fanatici ribelli (dervisci). Fu in uno scontro con queste truppe che Gordon nel 1885 trovò la morte, e pure il Mahdī morì nello stesso anno. Gli successe il suo primo generale, il khalīfah ‛Abd Allāh, comandante di tutte le forze armate, sotto il cui regime il paese ebbe a sopportare oppressioni, malattie e carestie. Finalmente il governo britannico, spintovi dalla morte di Gordon, e da tutti i disastri susseguiti, decise di riconquistare il Sūdān. Il Kitchener fu incaricato di condurre l'offensiva e nel 1898 l'esercito del khalīfah fu distrutto presso Ondurman. Egli poté fuggire, ma fu definitivamente battuto nel 1899. Il sultanato di Dārfūr fu ristabilito, e ‛Alī Dīnār nominato principe protetto, ma gran parte del Sūdān si trovava devastato e spopolato, sicché occorsero parecchi anni per riordinarlo. Durante questo periodo i Furi (nell'ovest) e gli Arabi abitanti il Dārfūr continuarono a molestare i loro vicini del Kordofān, cosicché riuscì spesso difficile al governo di assicurare il transito alle vie commerciali. Alī Dinār fu poco controllato e la sua volontà era unica legge nel paese. Durante la grande guerra egli riunì un'ingente quantità di armi, tra cui 6000 fucili e, sotto le pressioni turche, venne meno ai suoi impegni e si accinse a invadere il Kordofān e l'Alto Egitto. Però la sua capitale fu presa nel 1916, ‛Alī Dīnār fu ucciso e il Dārfūr incorporato al Sūdān. Sul confine occidentale, a Kereinik, furono istituite nel 1918 una stazione militare e una stazione di radiotelegrafia al fine di proteggere le vie commerciali fra Wadāi e Dārfūr, ma il paese è ancora poco esplorato.