MILHAUD, Darius
Compositore, nato il 4 settembre 1892 a Aix in Provenza da antica famiglia israelita. Compiuti gli studî al conservatorio di Parigi con A. Gédalge e C.M. Widor, si recò al Brasile come segretario di Paul Claudel, e da questo viaggio riportò profonde impressioni. Le sue prime composizioni, La brebis égarée, la suite Printemps, ecc. (1910-15), risentono fortemente l'influsso di C. Debussy, ma il suo orientamento si cambiò sotto l'azione del folklore brasiliano, dei tangos, forse anche delle prime composizioni di H. Villa Lobos. Subì l'influsso di I. Stravinskij e cominciò a far uso di sovrapposizioni di tonalità diverse, sistema che è rigorosamente applicato nelle Études symphoniques, nella suite sinfonica Protée (1919), nelle Coéphores e nelle Euménides, nei Malheurs d' Orphée, La création du monde (dove compare l'influenza del jazz), Le pauvre matelot, Esther de Carpentras, ecc. Tuttavia negli ultimi lavori la politonalità diviene meno sistematica e aggressiva. Christophe Colomb, su libretto di P. Claudel (1920), mostra sotto uno dei suoi aspetti migliori il genio tumultuoso, potente e ineguale del M. Maximilien (1932), accanto a qualche scena di potenza commovente, contiene alquanti episodî che sono apparsi lunghi e noiosi. La produzione del M. è enorme (le composizioni che abbiamo citate sopra non sono che le più tipiche) e contiene molto di buono e di cattivo. Nell'insieme essa segna una reazione all'impressionismo del Debussy e alla preziosità di M. Ravel. L'influenza del M. sui giovani compositori francesi è grandissima.