Dasein
Termine usato tradizionalmente nella filosofia tedesca per indicare l’esistenza (in questa occasione si trova in Kant, per es., nella tavola delle categorie della Critica della ragion pura). In Hegel assume un diverso significato, indicando «l’essere determinato», l’alcunché finito, una delle prime categorie della logica, successiva e in opposizione a quella del divenire, sintesi d’essere e nulla; come tale il D., appartenente alla sfera dell’essere, ossia dell’immediato, è la base di tutte le ulteriori determinazioni. Per Heidegger il D. è invece il superamento dell’immediatezza, «esser-ci» o «esistenza» per cui l’uomo, nel suo essere-nel-mondo, è ente tra gli enti e, al tempo stesso, ente che trascende, trascendenza. A esso si ricollegano concetti fondamentali della filosofia heideggeriana come limitatezza e fondamento, nonché il problema del rapporto del piano ontico con il piano ontologico.