datore
Ricorre unicamente nel Convivio, nell'accezione immediata di " colui che dà ", in opposizione a ‛ colui che riceve ': Questa letizia non può dare altro che utilitade, che rimane nel datore per lo dare (I VIII 7; cfr. Tomm. Eth. nic. exp. IX VII 1849 " Benefactori autem manet honestas proprii operis "). Nello stesso senso ai §§ 8, 11 e 16, e in IX 6 (cfr. Giordano da Pisa Prediche, ediz. 1739, 314 " Jesu Cristo, siccome datore di vera pace, a i Discepoli suoi insegnoe questa salute, la quale contene in se ogne bene ").