Adjaye, David
Adjaye, David. – Architetto ghanese (n. Dar es Salaam, Tanzania, 1966) naturalizzato britannico, è stato fra i primi progettisti africani ad avere raggiunto notorietà internazionale. Trasferitosi a Londra nel 1975, vi ha condotto gli studi laureandosi nel 1993 al Royal college of art, di cui in seguito è divenuto docente. Dopo le esperienze professionali negli studi di David Chipperfield e di Eduardo Souto de Moura ha esordito con le ristrutturazioni delle abitazioni di artisti, attori, stilisti e con i Superbrands dei magazzini Selfridges. Oltre i confini della Gran Bretagna, dove, tra residenze e edifici per il commercio, le sue realizzazioni sono innumerevoli, tra i progetti più recenti si segnalano: la Moscow school of management Skolkovo a Mosca (2007-2010); la ristrutturazione del centro di Doha, in Qatar (2010); il Peace center a Oslo (2002-2005); il Museum of contemporary art a Denver, in Colorado (2007). Con Freelon Group e Davis Brody Bond nel 2009 si è aggiudicato il concorso per il Museum of black history a Washington, D.C., di cui è prevista l’apertura per il 2015. A partire dal 2002, parallelamente all’impegno architettonico, si è anche dedicato alla progettazione di installazioni e alla costruzione di spazi per l’arte, fra i quali: The upper room, presso la Victoria Miro gallery a Londra (2002); la Asymmetric chamber alla Bohen foundation di New York (2004-2005); Length x Width x Height, al Rivington place di Londra (2004); Your black horizon sull’isola di Lopud, in Croazia, e a Venezia (2005-2007) e, infine, Horizon alla Albion Gallery di Londra, nel 2007, allestita poi anche a Roma alla Casa dell’architettura nel 2008. Fra le numerose onorificenze si ricordano la Medaglia di bronzo del Royal institute of British architects (1993); la nomination, con Richard Rogers e Zaha Hadid, al premio Stirling (2006); la nomina a ufficiale dell’Ordine dell’impero Britannico nel 2007.