DAVID Comneno, ultimo imperatore di Trebisonda (1458-1461)
Era figlio di Alessio IV e fratello minore di Giovanni IV. Nonostante il carattere sospettoso e violento di Giovanni, D. ebbe missioni diplomatiche importanti: così egli fu incaricato di accompagnare a Diyarbekir la principessa Teodora, figlia di Giovanni, quando ella andò sposa al gran khān dei Turcomanni Uzun Ḥasan e negoziò con questo un trattato di alleanza contro i Turchi Osmanli. E quando, sotto la pressione degli attacchi del governatore turco di Amasia, Giovanni IV si indusse a domandare la pace al sultano Maometto II, fu appunto D. che andò a Costantinopoli per la ratifica dell'accordo. Alla fine del 1458, quando Giovanni IV morì lasciando un bambino di quattro anni, D. si fece proclamare imperatore. Per garantirsi dai Turchi, trattò, oltre che con Ḥasan, con Giorgio VIII, re di Georgia, col sultano di Caramania, con Ismā‛īl signore di Sinope. Si rivolse anche al papa Pio II, che in quel tempo si adoperava ad organizzare una crociata, e al duca di Borgogna Filippo il Buono. Ma nella primavera del 1461, Maometto II assaliva e metteva fuori combattimento il signore di Sinope e Uzun Ḥasan, mentre la flotta turca al comando di Ya‛qūb, esperto ammiraglio, e di Hāshim, governatore di Gallipoli, bloccava Trebisonda. Dopo trentadue giorni di assedio, alla notizia che Maometto si avvicinava con l'esercito, D. si arrese vilmente.
Ebbe salva la vita e con la famiglia fu confinato in Adrianopoli. Nel 1463, imprigionato sotto l'accusa di tramare contro il sultano e condotto a Costantinopoli, fu decapitato.
Bibl.: J. Ph. Fallmerayer, Gschichte des Kaiserthums von Trapezunt, Monaco 1827; Sp. P. Lampros, Τὸ ἔτος τοῦ ϑανάτου τοῦ Δανιδ Κομηνοῦ, in Νεος Ελληνομνήμων, VII (1910), p. 86 seg.; W. Miller, Trebizond, the last Greek Empire, Londra 1926.