EASTON, David
Politologo di origine canadese, nato a Toronto il 24 giugno 1917. Addottoratosi nell'università di Harvard nel 1947, nel 1955 è diventato professore di Scienza politica nell'università di Chicago. Alla metà degli anni Settanta si è trasferito all'università di California, Irvine. Nel 1968-69 è stato presidente dell'American Political Science Association.
Studioso comportamentista, alieno da ogni prospettiva di carattere filosofico-speculativo, è stato uno dei grandi rinnovatori della scienza politica statunitense e, in generale, contemporanea. Nella sua classica ricognizione degli studi tradizionali, The political system. An inquiry into the state of political science (1953; trad. it., 1960), sottopone a impietosa critica tutta la letteratura precedente, ridotta spesso, a suo parere, a mera analisi di carattere storico o connotata da un'eccessiva e fuorviante aderenza a modelli giuridico-formali, o ancora da un approccio di tipo filosofico tendente a suggerire sistemi politici auspicabili senza studiare la realtà di quelli esistenti.
Nei successivi volumi, A framework for political analysis (1965) e A systems analysis of political life (1965; trad. it., 1984), E. formula compiutamente il suo schema analitico e interpretativo che utilizza apporti di natura antropologica e cibernetica. Particolarmente significativo nell'elaborazione del suo modello appare il ricorso alla teoria dei sistemi.
Respinta ogni definizione della politica che faccia riferimento al potere (fenomeno non esclusivamente politico) o allo stato (fenomeno non riscontrabile ovunque vi sia politica), E. afferma che la politica è quell'attività che consiste nell'"assegnazione imperativa di valori in una società". La politica occupa dunque il posto centrale nel complesso sistema di traduzione di inputs (domande e sostegni) in outputs (decisioni). Una prima applicazione empirica di questo schema analitico si trova nel volume scritto in collaborazione con J. Dennis: Children in the political system (1969).
Nell'ultimo decennio la sua attività si è molto ridotta e la sua produzione scientifica si è limitata all'approfondimento di pochi temi specifici, culminando in The analysis of political structure (1990). Oggi la sua teoria, sottoposta a numerose critiche, è utilizzata raramente.