Harvey, David
Harvey, David. – Geografo britannico (n. Gillingham 1935), professore di antropologia e geografia alla City University of New York. Autore di un testo fondamentale sulla metodologia e l’epistemologia geografica neopositivista (Explanation in geography, 1969), deve però la sua fama all'essere il principale esponente della geografia radicale e in particolare marxista, ideologia abbracciata all’inizio degli anni Settanta. L’ingiustizia sociale e la natura del sistema capitalistico diventano i suoi principali temi di attenzione a partire da Social justice and the city (1973; trad. it. 1978). La sua ricerca, inoltre, si fonda sul materialismo dialettico e la riflessione sul Capitale di Marx viene argomentata in un testo complesso come Limits to Capital (1982). In The condition of postmodernity (1989; trad. it. 1993) lancia una puntuale critica all’idea della postmodernità, vista come espressione delle contraddizioni del capitalismo. Sul finire del secolo ritorna sui temi della giustizia sociale aprendo alle tematiche ambientali (Justice, nature and the geography of difference, 1996) e delineando scenari utopici e alternativi all’andamento del sistema mondo (Spaces of hope, 2000). Come molti geografi, anche H. a partire dal 2001 ha orientato i suoi interessi sul ruolo economico-militare degli Stati Uniti nel mondo (The new imperialism, 2003; trad. it. La guerra perpetua, analisi del nuovo imperialismo, 2003) e sull’impatto del neoliberalismo sull’economia mondiale (A brief history of neoliberalism, 2005; trad. it. 2007). In particolare, l’amoralità e la mancanza di regole insite in questo sistema economico ha generato, secondo H., la più recente crisi economica (The enigma of capital, 2010; trad. it. 2011). Nel 2012 ha pubblicato Rebel cities. From the right to the city to the urban revolution.