SANTILLANA, David
Islamista, nato a Tunisi il 9 maggio 1855 da famiglia israelita di origine spagnola, morto a Roma il 12 marzo 1931. Studiò dapprima a Londra, poi giurisprudenza a Roma, dove assunse la cittadinanza italiana, e a Roma esercitò lungamente l'avvocatura. Fin da giovanissimo ebbe varî incarichi ufficiosi di carattere finanziario-diplomatico e giuridico, specialmente nel campo del diritto islamico. Chiamato nel 1896 a lar parte della commissione per la codificazione delle leggi tunisine, pubblicò un poderoso progetto (Avant-projet) di un codice civile e commerciale (Tunisi 1899), che costituisce una completa e originale indagine storica e giuridica del diritto islamico e, benché per il suo carattere di relazione ufficiale avesse, nel mondo scientifico, minore diffusione di quanta meritasse, procurò al S. la fama di uno dei più insigni cultori del diritto islamico, che confermò con la traduzione e illustrazione della seconda parte (diritto civile, penale e giudiziario) del Sommario di Khalīl (Milano 1919); e con le Istituzioni di diritto musulmano malichita (Roma 1926, vol. I; il II, lasciato manoscritto dal S., non è ancora stato pubblicato). Dal 1913 al 1923 ebbe l'incarico dell'insegnamento del diritto musulmano nell'università di Roma. Il S., uomo di cognizioni vastissime e profonde in varî campi della cultura, ebbe particolare inclinazione per la storia della filosofia, in cui lasciò alcuni scritti inediti, e nel 1910-11 professò storia della filosofia nell'università egiziana del Cairo.
Bibl.: G. Levi Della Vida, D. S., in Riv. d. studi orientali, XII (1929-31), pp. 453-61.