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LAJOLO, Davide

di Emanuele Trevi - Enciclopedia Italiana - V Appendice (1993)
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LAJOLO, Davide

Emanuele Trevi

Scrittore, giornalista e uomo politico, nato a Vinchio d'Asti il 29 luglio 1912, morto a Milano il 21 giugno 1984. La giovanile adesione al fascismo lo portò a combattere come volontario nella guerra civile spagnola. A quell'esperienza è legato il suo esordio letterario (il diario-resoconto Bocche di donne e di fucili, 1939; il romanzo L'ultima rivoluzione, 1940; e la raccolta di poesie Nel cerchio dell'ultimo sole, 1940). È già in queste opere la cifra costante della scrittura di L.: un autobiografismo che attraverso la rievocazione di personali accadimenti mira a far luce sulle difficoltà politiche e morali di un'intera generazione. Così, anche l'esperienza della Resistenza (alla quale L. partecipò al comando della divisione Garibaldi del Monferrato, con il nome di Ulisse) divenne subito oggetto di un libro-testimonianza, Classe 1912 (1945; ristampato nel 1975 con il titolo A conquistare la rossa primavera), che documenta anche la maturazione politica di L. nell'adesione al Partito comunista italiano.

Nel dopoguerra lavorò all'Unità, in qualità di redattore-capo (1945), poi a Milano come direttore dell'edizione per l'Italia settentrionale (1946-58). Nel 1958, e poi nelle due successive legislature, venne eletto deputato nelle liste del PCI (a questa esperienza si riferisce il diario Ventiquattro anni. Storia spregiudicata di un uomo fortunato, 1981).

L'attività narrativa di L. proseguì nell'ambito del neorealismo con i romanzi Quaranta giorni, quaranta notti (1955) e Come e perché (1968), mentre con Il voltagabbana (1963) era rappresentato il dramma della ''scelta'' individuale che s'impose dopo l'8 settembre del 1943. A una più privata dimensione memoriale è rivolta l'ultima produzione di L., ispirata soprattutto dall'amore per il paesaggio natio delle Langhe: I Mè. Racconto senza fine tra Langhe e Monferrato (1977) e Il merlo di campagna e il merlo di città (1983) sono da considerare le prove più riuscite di L., assieme alla riflessione sulla malattia, affidata alle pagine di Vedere l'erba dalla parte delle radici (1977).

Vasta è anche la sua produzione saggistica, a cominciare dal libro più famoso (e contestato), Il ''vizio assurdo'' (1960), biografia dell'amico C. Pavese e insieme tentativo di confronto fra due opposti caratteri, quello di L. "sempre deciso e battagliero a vivere" e quello di Pavese "sempre disperato e deciso a morire", fino a Cultura e politica in Pavese e Fenoglio (1970), Poesia come pane (1973) e Fenoglio (1978). Della saggistica politica vanno ricordati, oltre alla raccolta dei Corsivi 1945-53 (1953), la biografia Di Vittorio. Il volto umano di un rivoluzionario (1972) e I rossi (1974), galleria di ritratti dei leaders del movimento comunista internazionale. Postuma è uscita la raccolta di poesie inedite, a cura della figlia Laurana, Dedicato a mio padre (1985).

Bibl.: C. Bo, in L'Europeo, 7 agosto 1960; P. Milano, in L'Espresso, 11 settembre 1960; A. Bocelli, in Il Mondo, 1° novembre 1960; N. Ginzburg, in Corriere della Sera, 7 aprile 1974; T. Wlassics, Apocrifi di Pavese, ora in Id., Pavese falso e vero, Torino 1975.

Vedi anche
Beppe Fenòglio Fenòglio, Beppe. - Scrittore italiano (Alba 1922 - Torino 1963). Prese parte, in Piemonte, alla lotta partigiana. Tale drammatica esperienza e il successivo smarrimento psicologico e sentimentale del reduce costituirono l'orizzonte obbligato entro cui doveva prendere corpo la sua vocazione narrativa, ... Piero Chiara Scrittore italiano (Luino 1913 - Varese 1986); dopo una avventurosa giovinezza, culminata nell'espatrio in Svizzera per sfuggire a una condanna del tribunale speciale fascista, venne precisando i termini di una vocazione letteraria originariamente piuttosto inclinata alla poesia e alla rivendicazione ... Giorgio Amèndola Amèndola, Giorgio. - Uomo politico (Roma 1907 - ivi 1980), figlio di Giovanni. Iscritto al PCI dal 1929, svolse attività antifascista in Italia e all'estero; rientrato in Italia nel 1943, fu uno degli organizzatori della Resistenza a Roma e poi nell'Italia settentrionale. Deputato alla Costituente (1946) ... Cesare Pavése Pavése ‹-se›, Cesare. - Scrittore italiano (Santo Stefano Belbo 1908 - Torino 1950). Pavese, Cesare ha svolto un ruolo essenziale nel passaggio tra la cultura degli anni Trenta e la nuova cultura democratica del dopoguerra. La sua partecipazione al presente si è sempre legata a un profondo senso della ...
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    Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 63 (2004)
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Vocabolario
davìdico
davidico davìdico agg. [dal lat. Davidĭcus, gr. Δαυιδικός] (pl. m. -ci). – Di David, antico re d’Israele, con particolare riferimento alla sua attività di poeta e musicista: salmi d.; l’arpa davidica. In partic., torre d., espressione biblica...
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