Ddv
s. m. inv. Sigla di Diego Della Valle, imprenditore.
• Ddv, intanto, risponde a chi lo accusa di aver comprato la Fiorentina gratis: «Abbiamo investito tra i 150 e i 170 milioni di euro e ora contiamo su una società sana con bilanci trasparenti». (Alessandro Bocci, Corriere della sera, 6 novembre 2010, p. 65, Sport) • Più appariscenti, talora chiacchierati, sono stati i rapporti tra [Matteo] Renzi, il finanziere David Serra, fondatore del fondo Algebris, e il capo di Eataly, Oscar Farinetti. Meno palese è invece il rapporto con Mario Greco, il numero uno di Generali. Il calcio, e il tifo viola, hanno fatto maturare l’interlocuzione con Diego Della Valle, il capo della Tod’s nonché patron della Fiorentina. DDV è anche uno dei duellanti nello scontro in atto dentro Rcs per il controllo della casa editrice milanese del «Corriere», che lo vede opposto a John Elkann, presidente della Fiat. (Alberto Alfredo Tristano, Piccolo, 12 marzo 2014, p. 4) • C’è già stato qualche «no» nella gestione Della Valle. [...] Il primo «no» importante nell’estate del 2006. La Fiorentina è stata appena travolta da Calciopoli e i gol di Toni fanno gola a molti. L’Inter di Moratti è la più veloce a mettersi in contatto con l’attaccante. Un contratto ricchissimo e 25 milioni per la Fiorentina. Toni vacilla, la tentazione è forte, ma Diego Della Valle mise tutto a posto. La Fiorentina era in ritiro a San Piero a Sieve, e dopo un’ora di colloquio Toni e Ddv si presentarono insieme in conferenza stampa. (Giuseppe Calabrese, Repubblica, 27 dicembre 2016, p. 12).
- Già attestato nella Repubblica del 10 settembre 2002, p. 53, Sport (Benedetto Ferrara).