DE ANTIQUIS, Giovanni Giacomo
Spesso confuso con un inesistente Giovanni Antonio (Sorrenti, pp. 69 s.; in realtà si tratta della stessa persona), nacque a Bari verso la metà dei sec. XVI.
Chierico e maestro di cappella nella chiesa di S. Nicola, nel 1576 curò l'edizione, per i tipi veneziani di G. Gardano, dei due libri delle Villanellé alla napolitana a tre voci, de diversi musici de Barri, importantissime sillogi poeticomusicali di vari compositori baresi pressoché sconosciuti (oltre a tredici villanelle dello stesso D., se ne incontrano altre di S. De Baldis, G. F. Capuano, G. Carduccio, A. e M. Effrem, S. Felis, G. Lombardo, Colanardo De Monte, P. Nenna, C. M. De Pizzolis, V. Podio, G. F. Violanti, G. B. Fanello, G. De Marim e V. Recco). Nel 1584. sempre per il Gardano, diede alle stampe suoi Madrigali a quattro con un dialogo a otto e raccolse in volume alcune Canzonette a due voci di diversi autori di Bari (esemplari oggi introvabili sono però descritti sommariamente da Luciani, p. 416). Ancora due componimenti apparvero nella miscellanea Bicinia, sive Cantiones suavissimae duarum vocum, impressa nel 1590 ad Anversa per i torchi di P. Phalèse e J. Bellère (nel 1609 verrà ristampata dal solo Phalèse), che tra gli autori baresi annovera S. De Baldis, F. Facciola, S. Felis, D. Dello Mansaro, O. De Martino, P. Nenna, T. Papa; mentre nel 1591, ad Augusta, un suo ricercare veniva pubblicato nel Compendium musicae, insieme con altre opere dei baresi C. V. Fanelli, S. Felis, G. P. Gallo, P. Nenna.
Intorno al 1606 il D. si spostava a Napoli, dove prestò servizio in qualità di primo insegnante di musica e canto nel locale conservatorio dei Poveri di Gesù Cristo. L'anno successivo, nel 1607, Ottenne il titolo di cappellano e servì il conservatorio e la sua chiesa di S. Maria a Colonna forse per altri tre anni. Morì probabilmente a Bari, dopo il 1610.
A Firenze, nel 1687, editore Della Condotta, videro la luce postumi otto suoi ricercari nei Ricercari a due voci, assieme a quelli dei conterranei F. Facciola, G. Di Colajanne, O. De Martino, G. V. Gottiero, D. A. Zazzarino, C. M. De Pizzolis, S. Felis, P. Nenna, G. F. Gliro, G. P. Gallo.
Compositore di non trascurabile talento, legato alla tradizione musicale della sua terra, il D. si impegnò assiduamente anche nell'attività didattica. Autore di vilianelle, madrigali, canzonette e ricercari, curò egli stesso pregevoli raccolte a stampa di composizioni polifoniche di autori. baresi. Una trascrizione delle sue Villanelle alla napolitana in notazione moderna e messe in partitura da S. A. Luciani fu pubblicata a Roma nel 1941.
Bibl.: C. A. De Rosa, Mem. dei compositori di musica del Regno di Napoli, Napoli 1840, pp. 3 s.; M. A. Bellucci, I musicisti baresi, in Rass. pugliese, II (1885), p. 196; C. Villani, Scrittori ed artisti pugliesi..., Trani 1909, p. 55; G. M. Monti, Le villanelle alla napoletana e l'antica lirica dialettale a Napoli, Città di Castello 1925, pp. 10, 200, 227 s., 239; S. A. Luciani, I musicisti pugliesi dei secc. XVI e XVII, in Lapigia, X (1931), pp. 403, 405, 407 s., 410 s., 416 s.; C. Valabrega, Antiche schermaglie, in La Scala, XI (1959), p. 30; P. Sorrenti, I musicisti di Puglia, Bari 1966, pp. 69 s.; A. Giovine, Musicisti e cantanti lirici baresi, Bari 1968, pp. 22 s.; F. Testi, La musica ital. nel Seicento, II,Milano 1972, p. 469; C. Schmidl, Diz. univ. dei musicisti, I, p. 259; A. Della Corte-G. M. Gatti, Diz. di musica, Torino 1959, p. 175; Enc. della Musica Ricordi, II, p. 19; La Musica, Diz., I, p. 493; Enc. della Musica Rizzoli Ricordi, II, p. 252; The New Grove Dict. of Music and Musicians, I, p. 490.