Letterato (Milano 1785 - ivi 1838). Seguendo A. Manzoni, T. Grossi e G. Torti, aderì al romanticismo e collaborò al Conciliatore; oltre a un dramma in versi (Sergianni Caracciolo, 1826) lasciò alcuni volumetti educativi (Racconti morali, 1811; Prose e poesie morali, 1820). Fu professore di liceo e nel periodo napoleonico divenne viceprefetto a Salò. Con alcuni suoi congiunti fece costruire l'omonima galleria a Milano.