DE FERRARI, Giovanni Andrea
Pittore. Nacque in Genova nel 1598, ivi morì nel 1669. Dopo gli studî umanistici studiò presso Bernardo Castello e poi presso lo Strozzi: subì anche l'influenza del Van Dyck. La sua personalità non è stata ancora definita in modo chiaro. Le sue opere sono confuse con quelle dei suoi allievi e dei suoi coetanei. Fu pittore disuguale; in alcuni quadri si è affermato forte artista, sapiente coloritore, mentre in altri sembra gelido e fragile. Le migliori composizioni, pur essendo lontane dall'opera del grande maestro fiammingo, sono molto belle e ricordano il Van Dyck. Il colorito, più acceso, meno delicato, privo di gamme grige, è ricco di elementi cromatici. Fu maestro di grandi artisti: del Castiglione, detto il Grechetto, di Valerio Castello, di Bernardo Carbone, e poi del Merano, del Samengo, ecc. Nell'età matura vestì l'abito chiericale.
I suoi quadri, numerosi, si trovano nella Pinacoteca di palazzo Bianco, a palazzo reale, nella chiesa dell'Annunziata, nella collezione dell'Accademia Ligustica di belle arti e nelle chiese di Recco, Voltri, Albissola. ecc.
Bibl.: Soprani-Ratti, Vite de' pittori, ecc., I, Genova 1768, pagine 266-271; Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, XI, (con bibl.); R. Longhi, Gentileschi padre e figlia, in L'Arte, XIX (1916), p. 245 sgg.