KEYSER, de
Casata di artisti olandesi. Hendrik Cornelisz (di Cornelio), architetto, scultore e medaglista, nacque a Utrecht il 15 maggio 1565, morì ad Amsterdam il 15 maggio 1621. Scolaro dello scultore e architetto Cornelis Bloemaert, con questi si recò nel 1591 ad Amsterdam, dove nel 1595 fu nominato tagliapietre e scalpellino municipale, impiego dalla denominazione modesta, che però gli diede occasione di distinguersi soprattutto come architetto. A lui sono dovuti i più insigni monumenti che in quell'epoca sorsero ad Amsterdam. Fra questi ricordiamo varie chiese: la Zuiderkerk col suo campanile (1614), la Westerkerk inaugurata nel 1631, la Noorderkerk, finita nel 1622. In queste chiese il De K., ch'era cattolico, risolse magistralmente il compito nuovo delle chiese calviniste di cui è centro non l'altare ma il pulpito. Il De K. costruì anche il grazioso campanile della Zecca, la Casa delle Indie Orientali (trasformazione di un edificio già esistente), la vecchia borsa (demolita), più un numero rilevante di belle case patrizie (per illustrazioni: v. amsterdam). La facciata del palazzo municipale di Delft è pure opera sua. Egli era pure scultore eccellente e di lui abbiamo oltre al grandioso mausoleo di Guglielmo I il Taciturno ancora a Delft (1614-21), la famosa statua di Erasmo, eretta a Rotterdam sul grande mercato nel 1622. Sono poi numerose le sue sculture ornamentali. Al Rijksmuseum di Amsterdam si ammirano di lui due bei busti di marmo (1606 e 1608) in stile più o meno italianizzante.
Hendrik de K. ebbe quattro figli. Il maggiore, Pieter (1595-1676), fu anch'egli provetto scultore. Il secondogenito, Thomas (1597-1667), prima architetto, benché non abbandonasse mai il mestiere paterno, si diede dal 1619 alla pittura, riuscendo ottimo ritrattista; egli ha grande importanza come precursore immediato di Rembrandt. I due figli minori di Hendrik de K.: Willem e Hendrick (rispettivamente nati nel 1603 e 1613, morti nel 1674 e 1665) furono pure scultori e architetti. Formatisi a Roma, soggiornarono poi in Inghilterra. Altri, minori, seguitarono per tutto il sec. XVII la tradizione familiare di attività nella scultura.
Bibl.: Su tutta la famiglia, M. D. Henke, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, XX, Lipsia 1927 (con la bibl. precedente). Su Hendrik: E. Neurdenburg, Hendrik de K., Amsterdam 1931; su Thomas: R. Oldenbourg, Thomas de K.s Tätigkeit als Maler, Lipsia 1911.