Generale e patriota (Milano 1765 - Lugano 1852), di famiglia oriunda olandese. Nella prima Repubblica Cisalpina, capitanò la guardia nazionale. Passò quindi in Francia e, tornato a Milano dopo Marengo, fu fatto generale durante il Regno italico. Per aver partecipato alla congiura militare antiaustriaca del 1814 soffrì due anni di carcere. Nel 1821, incaricato dai patrioti lombardi di una missione segreta presso il principe di Carignano, fu condannato a morte in contumacia. Esulò in Svizzera, ove entrò in relazione con F. Buonarroti e G. Prati, poi in Inghilterra (1823), in Francia (1832-40), in Svizzera.