DE ROSSI, Giovanni Gherardo
Commediografo, poeta ed erudito, nato a Roma il 12 marzo 1754, morto ivi il 27 marzo 1827. Studiò diritto e, figlio d'un banchiere, attese per qualche tempo all'azienda paterna, pur senza tralasciare i suoi studî: pubblicò delle Memorie sulle belle arti (Roma 1792) e un Trattato su l'arte drammatica (Roma 1790). Pubblicò anche in quattro volumi (Bassano 1790-98, Prato 1826), 16 commedie che continuano la tradizione goldoniana. Di queste Il cortigiano onesto, ebbe il successo migliore e fu ristampata in francese (Parigi 1821) nella collezione Chefs-d'øuvre des théâtres étrangers. Direttore dell'Accademia portoghese a Roma, il D., instaurata dai Francesi la Repubblica romana (1798), fu nominato ministro delle Finanze e tale rimase sino al 1800. Si dedicò allora a studî archeologici e fu spesso in relazione con Ennio Quirino Visconti. Nel 1812 fu nominato membro corrispondente dell'Istituto di Francia, nel '16 direttore dell'Accademia reale di Napoli a Roma.
Come commediografo il D. ha una visione sicura dell'effetto scenico e dei caratteri. La Staël nelle "note" a Corinne gli riconosce "un esprit observateur et satirique"; il suo dialogo è scorrevole, se non corretto. Poeta dalla vena facile, pubblicò: Scherzi poetici e pittorici (Roma 1794; Parma 1804); Apologhi, Novelle ed epigrammi in versi (Vercelli 1790); pubblicò anche la Vita del Cav. Giovanni Pikler (Roma 1792) e di Angelica Kauffmann (Firenze 1810). Le sue opere complete furono edite a Firenze nel 1818.
Bibl.: F. Righetti, Il teatro ital., Torino 1825; E. De Tipaldo, Biografie, ecc., III, Venezia 1836, pp. 339-342; L. Vicchi, V. Monti, le lettere e la politica in Italia dal 1750 al 1830, Roma 1885; G. Carducci, Poeti erotici del sec. XVIII (nella Prefazione, Firenze 1868; e in Opere, XIX); G. De Dominicis, I teatri di Roma nell'età di Pio VI, in Arch. Soc. Rom. st. patria, XLVI (1922), pp. 49-243; A. Neri, Lettere di G. De R. ad A. M. Ricci, Genova 1893.