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WESPIN, de

di Marguerite Devigne - Enciclopedia Italiana (1937)
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WESPIN, de (detti Tabaguet o Tabachetti)

Marguerite Devigne

Casata di scultori di Dinant operosi nei secoli XVI-XVII.

Jean (Giovanni Tabachetti), nato circa il 1567, morì nel 1615 in Italia dove era venuto nel 1587 e trascorse il rimanente della sua vita, salvo un breve soggiorno a Dinant nel 1588. Lavorò prima a Crea; al 1599-1602 risale l'opera sua più importante, la Salita al Calvario per il Sacro Monte di Varallo; poco prima aveva eseguito per lo stesso santuario le figure di Adamo e di Eva. Alla fine, della sua vita, tra il 1612 e il 1615, avrebbe anche scolpito le statue rappresentanti la Prima visione di S. Giuseppe. Nel 1602-3 eseguì la decorazione plastica della cappella di S. Orso per la parrocchiale di Varallo. Nel 1603-1604 modellò con il fratello Nicola la cappella del Paradiso o dell'Assunzione della Madonna a Crea. Numerose statue che gli venivano attribuite a Varallo e a Crea sono sparite o sono state attribuite da alcuni storici al suo allievo, Giovanni d'Enrico. Quanto rimane della sua opera denota uno scultore realista e di fare popolaresco.

Nicolas, suo fratello, nel 1594-95 allievo di Servaes van den Blocke in Anversa, venne in Italia nel 1597 e vi restò. Lavorò per il santuario di Crea, talvolta in collaborazione con Giovanni. Avrebbe anche lavorato, dopo il 1616, alla cappella di S. Carlo a Graglia e forse anche a S. Maria di Castello, in Alessandria.

Bibl.: F. Negri, Il santuario di Crea in Monferrato, in Rivista di storia, arte, archeol. della provincia di Alessandria, IX (1902), fasc. VI, serie 2ª; A. Oger, Les frères Jean et Nicolas de Wespin dits Tabaguet, sculpteurs, dinantais. Leur øuvre en Italie, in Annales de la Fédération archéol. et hist. de Belgique, II (1903); P. Galloni, Il Sacro Monte di Varallo, Varallo 1909-1914; F. Courtoy, Les arts industriels à Dinant au début du XVIIe siècle, in Annales de la Société archéol. de Namur, XXXIV (1920), pp. 217-253; M. Devigne, Les frères Jean, Guillaume et Nicolas de Wespin, dits Tabaguet et Tabachetti, sculpteurs dinantais. XVIe et XVIIe siècles, in Annales de la Société royale d'archéologie de Bruxelles, 1920-1923 (con ampia bibliografia).

Vedi anche
Giovanni d'Enrico Giovanni d'Enrico. - Architetto e scultore (n. Alagna Valsesia 1560 circa - m. Montrigone, Borgosesia, 1644). Nel 1614 diede i disegni per la chiesa di S. Maria Assunta, di tipo vignolesco, sul Sacro Monte di Varallo, dove fece anche, in collaborazione con il fratello Tanzio, gruppi e figure isolate ... assunzione In senso religioso, elevazione al cielo di una persona con il proprio corpo, vivente o morto, in maniera temporanea o definitiva e operata da una forza divina estranea alla persona stessa. In ciò l’assunzione differisce dall’ascensione. Vanno tenuti distinti i casi in cui l’assunzione è presentata non ... Anversa (fiamm. Antwerpen) Città (466.203 nel 2007) del Belgio settentrionale, capoluogo della provincia omonima. Nel corso dell’ultimo decennio del 20° sec. la popolazione della città è diminuita, mentre è aumentata quella del complesso dell’agglomerazione urbana. Giace in pianura, sulle due rive del fiume ... cappella architettura Edificio di culto di piccole dimensioni, isolato in modo da costituire un corpo autonomo; o ambiente, più o meno importante per forme e dimensioni, compreso, con la stessa destinazione di culto, nell’ambito di un maggiore e più complesso organismo architettonico, come la cappella di un palazzo ...
Vocabolario
de
de 〈dé〉 prep. [lat. de]. – Forma che assume la prep. di quando è seguita dall’articolo, sia che si fonda con questo (del, dello, della, ecc.), sia che si scriva divisa (de ’l, de lo, de la, ecc.) come talvolta nell’uso letter. (è comune,...
de auditu
de auditu locuz. lat. – Espressione corrispondente all’ital. «per sentito dire»: riferire de auditu. Anche, «per avere udito direttamente», nell’espessione giuridica testimone de visu et de auditu (v. de visu).
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