deamericanizzato
(de-americanizzato), p. pass. e agg. Sottratto al predominio statunitense.
• Il sito web della Rt, la televisione russa finanziata dallo Stato, cita un editoriale dell’agenzia di stampa cinese Xinhua che, alla luce della crisi, sostiene l’opportunità di «porre diverse basi a sostegno di un mondo deamericanizzato». (Timothy Garton Ash, trad. di Emilia Benghi, Repubblica, 17 ottobre 2013, p. 1, Prima pagina) • Internet va de-americanizzato o internazionalizzato? Potrebbe sembrare una questione squisitamente narrativa che non va a intaccare la sostanza del discorso. Eppure nella breve distanza che intercorre tra questi due lemmi si sta consumando uno scontro di cui siamo anche noi ‒ forse con un pizzico di inconsapevolezza ‒ protagonisti. (Massimo Sideri, Corriere della sera, 24 aprile 2014, p. 34, Idee & opinioni).
- Derivato dal p. pass. e agg. americanizzato con l’aggiunta del prefisso de-.
- Già attestato nella Stampa del 24 dicembre 1995, p. 13, Cronache (Paolo Guzzanti).