DEBRA LIBANOS
DEBRA LIBANÒS - Celebre convento dello Scioa, sopra un monte alto 2469 m., a 9° 41′ 17′′ lat., e 38° 53′ 57″ long., presso un fiume detto Zegà Uedeb. A sud della chiesa è una sorgente miracolosa, le cui acque, secondo la leggenda, vengono dal Giordano, e alla quale accorrono infermi da tutta l'Etiopia. A destra, in basso della fonte, si trovano alcune grotte, ove gli Scioani trasportano, per pietà, le ossa dissotterrate dei loro morti. La chiesa e il convento furono fondati, nella seconda metà del sec. XIII, da Tacla Haimanot, il maggiore santo d'Abissinia, e sin dai primi tempi ebbero una certa preminenza sulle altre chiese e comunità religiose dello Scioa. Ma soltanto nel sec. XV, col re Zara Iacob che ne mutò l'antico nome di Debra Asbò nel nome attuale, Debra Libanòs si andò affermando in tutta l'Etiopia, tanto più quando il suo superiore, col titolo d'ecciaghé, fu riconosciuto quale capo di tutti i conventi e monaci del paese. Il tempo e le vicende portarono a sdoppiare le due cariche. Ma l'autorità del convento, quale erede del santo suo fondatore, rimase e rimane immutata.
Bibl.: A. Cecchi, Da Zeila alle frontiere del Caffa, I, Roma 1885; C. Conti-Rossini, Il Gadla Takla Hāymānot secondo la redazione waldebbana, in Mem. Acc. Lincei, 1896; E. A. Wallis Budge, The life of Takla Hāymānot, Londra 1906.