DECAPOLI
. I Vangeli di S. Matteo (IV, 25), e di S. Marco (V, 20; VII, 31) designano sotto questo nome una contrada o piuttosto l'aggregato dei territorî di alcune città situate tutte nella Perea o Transgiordanica ad eccezione di Scitopoli posta a occidente del Giordano e considerata da Giuseppe Flavio (Bell. Iud., II, 8, 7) come la più importante del gruppo. In origine, come l'indica anche il nome, le città erano dieci, Damasco, Filadelfia, Rafana, Scitopoli, Gadara, Ippo, Dio, Pella, Gerasa e Canata (Plinio, Nat. Hist., V, 18); più tardi però altre città vennero aggiunte al gruppo, tantoché Tolomeo (Cosmogr., V, 15) ne enumera diciotto.
La Decapoli deve la sua origine a Pompeo, che negli anni 64 e 63 a. C. riunì quelle città in una specie di confederazione e le arricchì di molti privilegi, principalissimo quello di sottrarle alla giurisdizione delle autorità locali assoggettandole direttamente al proconsole romano della Siria. E poiché tali città erano centro di ellenismo e abitate da gentili o da gente che voleva vivere come i gentili, erano considerate dai Farisei fonte di scandalo.