DECENZIO (Flavius Decentius)
Fratello di Magnenzio e correggente (351); appresa la morte del fratello si uccise (353).
Come per Magnenzio, le sue effigi, nelle monete di zecca romana di una caratteristica plasticità, sono ricreate sul tipo di quelle dei prìncipi costantiniani, ma, nonostante l'idealizzazione, conservano la testa quadrata e la massiccia pesantezza della parte inferiore del volto, che lo accomuna al fratello. Il naso è in alcuni ritratti dritto, in altri a punta un po' in giù. Anch'egli ha i capelli più corti che gli altri imperatori coevi.
Bibl.: H. Cohen, Monn. Emp., VIII, p. 22 s.; J. J. Bernoulli, Röm. Ikon., II, 3, pp. 239-240; O. Seeck, in Pauly-Wissowa, IV, 1901, cc. 22688-69, s. v. Decentius; n. i; R. Delbrück, Spätantike Kaiserporträts, Berlino-Lipsia 1933, pp. 25, 42, 88, tav. 12 (con bibl. prec.).