In fisiologia sperimentale, l’esclusione del cervello dal tronco encefalomidollare. L’animale (generalmente un mammifero) così operato, presenta abolizione della termoregolazione e perdita dei movimenti volontari; inoltre, a causa della nuova distribuzione del tono muscolare, ha rigidità nei muscoli che si oppongono alla forza di gravità (muscoli antigravitari, cioè estensori, masseteri ecc.) e una relativa flaccidità negli antagonisti (muscoli flessori).