decontaminazione
Riduzione o eliminazione della contaminazione dovuta ad agenti infettivi, chimici e radioattivi, e dei suoi effetti nocivi. Per contaminazione radioattiva si intende quella prodotta da sostanze radioattive su materiali, superfici, ambienti di lavoro e di vita, e persone in concentrazioni pericolose per l’essere umano. Può essere provocata dal rilascio accidentale di combustibile nucleare irraggiato a causa di incidenti nelle centrali nucleari, dalla dispersione di scorie o dalla ricaduta di nuclidi radioattivi dopo un’esplosione nucleare. Per gli esseri umani la contaminazione può essere sia esterna sia interna all’organismo, quando è provocata dall’aria e dalla catena alimentare.
L’unità di misura dell’attività di un radionuclide (più semplicemente, radioattività) nel Sistema internazionale di misura è il becquerel (Bq). La d. radioattiva è quindi l’insieme delle attività e delle procedure che, in caso di contaminazione, si attivano per eliminare, rendere inattivi o ridurre i radionuclidi presenti nell’ambiente (acqua, aria, terreno ecc.) ai livelli previsti dalla normativa sulla sicurezza. Tra queste misure vi sono la rimozione del materiale radioattivo, l’evacuazione degli esseri viventi, la rimozione di materiale non decontaminato e il trasporto in siti idonei. Anche nell’ultima fase di vita di una centrale nucleare, ossia quella che segue l’esercizio, si rendono necessarie misure di decontaminazione. In particolare, ciò avviene nel corso del cosiddetto decommissioning, attività che ha inizio dopo la rimozione del combustibile irraggiato dall’impianto e comprende la disattivazione, la d. e lo smantellamento della centrale, nonché la gestione delle scorie radioattive e la bonifica dell’area. Lo scopo perseguito è quello di rimuovere tutte le strutture della centrale e di eliminare ogni possibile residuo di radioattività. Qualora si raggiunga questo scopo, si parla di green field (prato verde). I rifiuti radioattivi, dopo essere stati trattati e stabilizzati, vengono inviati a depositi predisposti per il loro stoccaggio. Nel 2000 sono state avviate in Italia le operazioni di decommissioning delle 4 centrali nucleari dismesse ubicate a Trino Vercellese, Caorso, Latina e Garigliano di Sessa Aurunca. Alla Sogin S.p.a., società pubblica, è stato affidato l’incarico del decommissioning degli impianti nucleari italiani e della gestione in sicurezza dei rifiuti radioattivi. La Sogin ha anche il compito di localizzare, realizzare e gestire il Parco tecnologico, comprensivo del Deposito nazionale dei rifiuti radioattivi.